Leggerezza e resistenza per il recupero delle volte

Il rinascimentale Palazzo Roero di Settime Mombarone e Malabaila è un complesso storico-monumentale da circa mille stanze che da solo occupa un mezzo isolato nel cuore della città di Asti. Per riconvertire il palazzo a un uso contemporaneo, e soprattutto riportarlo all’antico splendore, è stato promosso recentemente un importante progetto di restauro architettonico e di ristrutturazione funzionale. L’intervento – curato dall’architetto Piergiorgio Pascolari e dall’ingegner Marco Gonella ed eseguito dall’impresa Ruscalla Renato di Asti – è rispettoso della testimonianza storica di un manufatto costruito alla fine del XV secolo accorpando edifici preesistenti medievali e ristrutturato profondamente nel XVIII secolo.
Il progetto ha mirato principalmente alla collocazione di nuove funzioni all’interno dell’edificio: da palazzo nobiliare che ha ospitato nei secoli successivi altre attività pubbliche e istituzionali, fra cui una scuola, ad alloggi residenziali e spazi per uffici, attraverso il consolidamento statico ed il restauro delle parti pittoriche ancora conservate.
Progettare e condurre a buon fine un intervento delicato di recupero su un edificio antico ha richiesto un’accurata scelta di materiali e tecnologie da utilizzare, integrando qualità di prodotto, maneggevolezza e facilità di posa anche in condizioni di applicazione particolarmente complesse. Tra le diverse lavorazioni previste dal progetto di recupero, una particolare rilevanza assume, sia per la qualità tecnica che per le quantità in gioco, la riqualificazione e il riempimento delle volte (con diverse tipologie, dalle volte a vela a quelle a padiglione) che caratterizzano i diversi piani dell’immobile.
Per questa parte dell’intervento è stato scelto un prodotto di punta della gamma Laterlite come il calcestruzzo strutturale leggero, in particolare il Leca CLS 1600. Si tratta di un calcestruzzo strutturale premiscelato leggero, a base di argilla espansa Leca, ad alta resistenza (350 kg/cm2), le cui caratteristiche tecniche sono pari ai migliori calcestruzzi ordinari, ma con il vantaggio di essere più leggero e quindi adatto all’utilizzo nel risanamento di edifici storici (solo 1.600 kg/m3 contro i 2.200-2.400 kg/m3 del calcestruzzo tradizionale).
I calcestruzzi strutturali leggeri Leca offrono, inoltre, buone proprietà isolanti con bassi valori di conducibilità termica inarrivabili per un calcestruzzo tradizionale.
Dal punto di vista operativo, il recupero delle volte di Palazzo Malabaila è stato eseguito rimuovendo il vecchio materiale di riempimento nelle cavità tra le volte e l’assito ligneo, risanando la struttura con prodotti specifici, consolidando le volte con il calcestruzzo Leca CLS 1600 e ultimando il riempimento con un sottofondo di riempimento leggero in Lecacem Classic (prodotto premiscelato a base di argilla espansa Leca).
Il rinforzo delle strutture è così avvenuto con un calcestruzzo facile da impastare, veloce da mettere in opera e sicuro nelle prestazioni (curva granulometrica e dosaggio di legante costanti e controllati).
La scelta di questo tipo di calcestruzzo è stata concordata e condivisa dai progettisti e dall’Impresa esecutrice sulla base delle prestazioni meccaniche e dei vantaggi di lavorazione del prodotto Laterlite; il tutto è stato poi attentamente valutato anche sulla base dell’esperienza positiva riscontrata sul campo in opere edilizie analoghe, dove il miglior rapporto tra leggerezza e resistenza era tema dominante dell’intervento.
Altro elemento importante, nella logica complessiva dell’intervento, è stata la grande facilità di trasporto del calcestruzzo (sacchi premiscelati pronti all’uso) e la facilità di posa in opera; l’esecuzione dei lavori è avvenuta impiegando un’attrezzatura d’impasto “in continuo” che ha permesso elevate produttività orarie evitando il ricorso ad impegnativi mezzi di pompaggio, impossibili da utilizzare in spazi ristretti e di difficile accesso come quelli del palazzo di Asti.

Per ulteriori informazioni
www.leca.it

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento