Le nanotecnologie per la riparazione del calcestruzzo – Prima parte

E’ stato stimato che oltre il 50% del budget stanziato annualmente in Europa per il settore delle costruzioni venga speso in riparazioni e restauri di strutture, edifici e impianti preesistenti.
Con l’invecchiare delle infrastrutture e con l’imposizione di sempre maggiori restrizioni al bilancio e alle risorse disponibili per le nuove costruzioni, questa cifra è destinata a crescere ulteriormente.
Il recupero delle strutture in cemento armato in via di deterioramento s’inserisce pertanto a pieno titolo in quest’ampio quadro.

Cause del degrado del calcestruzzo
In tempi recenti, i tecnici operanti nel campo della riparazione del calcestruzzo hanno cominciato a comprendere molto meglio che in passato le cause del degrado del cemento armato.

Corrosione dei ferri d’armatura per effetto della perdita di alcalinità della pasta di cemento attorno ad essi
Cause tipiche:
• Piogge acide,
• Biossido di carbonio, biossido di zolfo e altri inquinanti atmosferici.
Altri fattori:
• scarsa qualità o insufficiente spessore del copriferro.
• Stagionatura assente o inadeguata.
• Ubicazione ed età della struttura.
• Condizioni climatiche prevalenti.

Corrosione dei ferri d’armatura indotta dagli ioni cloruro.
NB: I cloruri possono arrecare gravi danni e perdita dell’integrità strutturale anche quando il copriferro non è andato incontro a carbonatazione e i ferri d’armatura sono ancora passivati.
Cause tipiche:
• Ambienti marini. Contatto diretto con l’acqua di mare o con cloruri veicolati dal vento.
• Sali disgelanti.
• Cloruri incorporati nel getto di calcestruzzo, veicolati dall’acqua d’impasto contaminata, dagli inerti, ecc
Altri fattori:
• Calcestruzzo di elevata porosità e di bassa qualità.
• Condizioni del calcestruzzo, ad es. presenza di fessurazioni.
• Direzione prevalente del vento, ubicazione e durata dell’esposizione.

Degrado fisico del calcestruzzo
Cause tipiche:
• Incrostazioni superficiali, esfoliazione e fessurazione dovuta a cicli di gelo e disgelo o a dilatazione termica.
• Ritiro da essiccamento;
• Abrasione od erosione causata da agenti veicolati dal vento o dall’acqua.
• Cedimento / assestamento fisico.
• Urti.
• Danno sismico.
Altri fattori:
• Ubicazione ed ambiente.
• Inadeguato rapporto acqua/cemento.

Altre cause del degrado del calcestruzzo
Cause tipiche:
• Reazione alcali-aggregato.
• Insufficiente maturazione.
• Problemi di posa durante la costruzione, come ad esempio una vibrazione inadeguata o eccessiva con conseguenti fenomeni di segregazione e bleeding.
• Movimento delle casseforme o delle armature durante la posa del calcestruzzo.
• Progettazione inadeguata.
• Attacco da parte di sostanze chimiche aggressive come acidi o zuccheri o da acqua dolce.
• Aggressione di sostanze biologiche negli impianti fognari.
• Correnti vaganti o corrosione elettrolitica.
Altri fattori:
• Materiale inerte di qualità scadente, caratterizzato da reattività agli alcali.
• Ubicazione ed ambiente.
• Temperatura, concentrazione e durata dell’esposizione.
• Variazione della destinazione d’uso o delle condizioni d’esposizione rispetto al progetto iniziale.
• Qualità del calcestruzzo di progetto e degli eventuali rivestimenti protettivi impiegati.

Strategie di ripristino del calcestruzzo: la necessità di una Norma Europea
Come abbiamo osservato, molte sono le cause del degrado di una struttura in calcestruzzo.
La riparazione del calcestruzzo è un’attività specialistica che richiede l’intervento di personale competente e qualificato in tutte le fasi del processo.
Fin ad oggi non esisteva un comune standard europeo che disciplinasse queste attività.
Spesso, ci si è limitati a “rattoppare e a coprire con una mano di pittura”, strategie utilizzate per riparazioni cosmetiche superficiali di breve durata, che non andavano quindi alla radice del problema.
Ma questo approccio può comportare – come ha infatti comportato – insoddisfazione e malumore da parte dei proprietari e dei committenti.

La nuova Norma europea UNI EN 1504 è destinata a regolamentare le attività di riparazione stabilendo una disciplina uniforme e fornendo un quadro migliorato che consenta la realizzazione di riparazioni a regola d’arte, durevoli, garantendo la piena soddisfazione del committente.
E’ importante tuttavia rilevare che questa norma (probabilmente a partire dal 31 dicembre 2008) si occuperà di TUTTI gli aspetti coinvolti nel processo di riparazione, tra cui:
• definizioni e principi di riparazione,
• l’esigenza di porre diagnosi precise ed accurate delle cause prima di redigere la specifica del metodo di recupero più idoneo,
• una comprensione completa, fin nei dettagli, delle esigenze del cliente,
• requisiti dei prodotti, metodi di prova, controllo di produzione dei materiali e valutazione di conformità,
• metodi di posa in opera e controllo di qualità dei lavori.
Diagnosi accurate e soluzioni integrate per soddisfare le esigenze dei committenti – una ricetta semplice per il successo

I principi che regolano la riparazione del calcestruzzo – un’unica fonte per una riparazione integrata
La norma UNI EN 1504 offre un aiuto a coloro che redigono i capitoli d’appalto stabilendo tutta una serie di principi generali applicabili ai Sistemi di riparazione del calcestruzzo.
Principio 1 (PI) Protezione dall’ingresso
Principio 2 (MC) Controllo dell’umidità
Principio 3 (CR) Ripristrino del calcestruzzo
Principio 4 (SS) Rinforzo strutturale
Principio 5 (PR) Resistenza fisica
Principio 6 (RC) Resistenza chimica
Principio 7 (RP) Conservazione o ripristino della passività
Principio 8 (IR) Incremento della resistività
Principio 9 (CC) Controllo catodico
Principio 10 (CP) Protezione catodica
Principio 11 (CA) Controllo delle zone anodiche

Emaco® Nanocrete: una nuova generazione di prodotti per la riparazione del calcestruzzo
Uno dei principi più importanti contenuti nella Parte 9 della norma EN 1504 è il numero 3, ossia il ripristino del calcestruzzo ammalorato con l’impiego di malte da riparazione.
In quest’ambito specifico, il marchio Emaco® è sempre stato all’avanguardia nella ricerca di soluzioni efficaci in termini di costi e a lungo termine.
Basti pensare, infatti, che la prima gamma di premiscelati cementizi per malte di riparazione Emaco® fu introdotta in Italia già negli anni ‘70: per la prima volta faceva capolino il concetto di riparazione del calcestruzzo con malte premiscelate a ritiro compensato, di natura affine al calcestruzzo.
Nel trentennio trascorso da allora si è assistito non solo al perfezionamento della comprensione e della misurazione del degrado delle strutture in cemento armato, ma anche allo sviluppo dei requisiti di materiali e procedure applicative.
La gamma di prodotti Emaco® Nanocrete rappresenta la “futura” generazione di malte di riparazione del calcestruzzo dotate di proprietà peculiari:
• elevata adesione al supporto,
• elevata impermeabilità,
• elevata resistenza alla fessurazione,
• elevata compatibilità con il calcestruzzo,
• ottima tixotropia,
• facilità e versatilità d’uso
• rapidità d’applicazione,,
• competitività economica.
Il concetto di Nanotecnologie applicate è stato utilizzato per la prima volta nella gamma di malte da riparazione premiscelate Emaco® Nanocrete; di qui la rivendicazione, che è anche il loro motto.

Che cosa sono le nanotecnologie?
Nano = molto piccolo.
Un nanometro equivale ad appena 1 miliardesimo di metro.
Per avere un’idea delle proporzioni di cui stiamo parlando, si pensi che un capello umano ha un diametro di circa 5.000 nanometri!
O, se vogliamo, posto che un metro equivalga al diametro della terra, un nanometro sarà pari al diametro di un pallone da calcio!!
Le nanotecnologie rappresentano la conoscenza tecnica su scala infinitamente piccola.

Le nanotecnologie in natura
Vi siete mai fermati a domandarvi, stupiti, come facciano i gechi a correre su pareti, soffitti e perfino su vetri?
Le nanotecnologie naturali applicate: ecco la risposta!
Se osservati al microscopio, i cuscinetti delle zampe di queste incredibili creature presentano dei peli finissimi o setole che consentono loro non solo di aggrapparsi meccanicamente alle imperfezioni superficiali, troppo piccole per essere rilevate dall’occhio umano, ma anche di aderire elettricamente alla superficie!
Questo duplice meccanismo di adesione spiega la ragione che li ha spinti ad adottare il geco per rappresentare la nuova gamma di malte di riparazione Emaco ® Nanocrete.

Per oltre cinquant’anni, i tecnologhi della Ricerca e Sviluppo della Degusta hanno lavorato per comprendere meglio la complessa chimica associata all’indurimento del cemento dopo la miscelazione con acqua.
Fu la prima azienda in Europa a lanciare negli anni ’70 una linea di malte cementizie premiscelate a ritiro compensato per il ripristino del cemento armato.
Nasceva così il marchio Emaco®.

Riduzione della tendenza alla fessurazione
Con l’indurimento, i prodotti di idratazione del cemento vanno incontro a ritiro.
Quando le sollecitazioni da ritiro diventano più forti della tensione ultima a trazione di una malta, la malta stessa si fessura.
Le nanotecnologie applicate mantengono l’equilibrio tra queste tensioni concorrenti, scongiurando così la fessurazione.
Le malte per riparazioni Emaco® Nanocrete contengono fibre per ridurre la tendenza alla fessurazione che si presenta durante la fase plastica di una malta (quando la malta cioè non è ancora indurita).
Molte, moltissime fibre di diversa tipologia e dimensioni sono state esaminate prima della selezione finale.
La loro superficie reniforme e corrugata migliora l’adesione meccanica, mentre con l’ausilio dei più potenti microscopi è possibile osservare perfino una certa adesione chimica.
Questa combinazione unica garantisce che le fibre così selezionate contribuiscano a contrastare efficacemente la fessurazione da ritiro plastico.
La nuova linea di prodotti Emaco® Nanocrete racchiude la più recente tecnologia di riduzione del ritiro per contrastare significativamente la potenziale insorgenza di fessurazioni in cantiere.

Migliorare le malte da riparazione con le nanotecnologie
A livello di sabbia e cemento, l’uso di speciali additivi inorganici e dei migliori modelli di aggregazione dei leganti in tutti i prodotti della gamma Emaco® Nanocrete, consente di ottimizzare la granulometria dei filler.
Migliorano così le prestazioni tecniche, come, ad esempio, densità, resistenza a trazione e a compressione, resistenza ai cicli di gelività e le caratteristiche di applicazione pratica, quali tixotropia, e grado di finitura superficiale.
Tuttavia, il termine nanotecnologie non significa nanoparticelle.
La migliore comprensione dell’idratazione del cemento ha consentito di perfezionare la qualità e la densità delle nanostrutture nell’impasto di cemento.
Si riducono in questo modo i microdifetti dei sistemi e migliora il legame tra la matrice cementizia e gli aggregati e tra la malta cementizia e il supporto.
Ma migliorano anche proprietà fisiche come la resistenza a trazione per ridurre la tendenza alla fessurazione.
E’ questo il fondamento delle nanotecnologie applicate nei sistemi cementizi.

Emaco Nanocrete Degussa
Emaco® Nanocrete R4 costituisce una tappa importante di oltre un trentennio di attività di sviluppo prodotto nel campo delle malte cementizie per ripristino.
Infatti si tratta della prima malta da ripristino ad alte prestazioni realizzata con l’ausilio delle nanotecnologie applicate.
Per scaricare la scheda tecnica in PDF
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Emaco® Nanocrete R3 concilia il meglio delle caratteristiche: leggerezza, per maggiore facilità di applicazione e riprofilatura, ma anche resistenza, superiore ai requisiti previsti dalla Classe 3 della norma prEn 1504 parte 3 per le malte di riparazione strutturale.
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Grazie alle nanotecnologie applicate, Emaco® Nanocrete R2 è una malta eccezionalmente polivalente in termini di possibilità di applicazioni e dotata di caratteristiche tecniche significativamente migliori rispetto a quelle normalmente riscontrate in una malta di questo tipo.
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Emaco® Nanocrete AP è stato studiato nel corso di numerosi anni allo scopo di fornire il massimo grado di protezione attiva dei ferri d’armatura.
Il prodotto è conforme a tutte le principale norme internazionali relative al trattamento protettivo delle armature con passivante negli interventi di riparazione del calcestruzzo.
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Per ulteriori infomazioni sui prodotti
www.emaco-nanocrete.com
www.degussa.it

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