Il Piol, un esempio di Buon Costruire per sostenibilità, innovazione e sicurezza

La qualità si è dimostrata l’unica alternativa al prezzo, l’asse portante di un approccio che tutti gli attori della filiera costruttiva, a partire dai desideri della committenza, hanno rigorosamente rispettato.
Il risultato è un edificio perfetto per sostenibilità, innovazione, sicurezza.
Il Piol rappresenta l’evoluzione dei caratteri formali e tipologici dell’edilizia storica locale: la regolarità e la proporzione della pianta, la pendenza molto accentuata delle coperture, l’assenza degli sporti, il tetto e le murature d’ambito in pietra faccia a vista, le parti in legno dei terrazzi, dei solai e del tetto, due piani fuori terra e un’altissima soffitta.
Il colore contribuisce all’integrazione nell’ambiente, dal momento che è stata adoperata per il rivestimento una tinta ocra naturale che richiama le sfumature della terra.
Anche il nome evoca la tradizione. I “Piol” erano infatti i ballatoi su cui si affacciavano i locali principali delle costruzioni montane, che fungevano da collegamento coperto fra i vari piani ed erano utili per mettere ad essiccare i prodotti agricoli.
L’impostazione progettuale rimanda a queste caratteristiche: la pianta regolare, il paramento murario e la copertura in pietra, la pendenza accentuata delle falde del tetto. Il fabbricato è individuabile con una tipologia del corpo principale centrale a padiglione con rivestimento in ardesia multicolor sollevato dal terreno da un nastro trasparente.
La pianta è così modificata rispetto alle tipologie storiche. Scala e ballatoi collegano i locali ai vari piani e diventano il cuore dell’edificio: luoghi rappresentativi e destinati all’incontro racchiusi da un prezioso involucro di legno e vetro.
Così come nelle antiche case le aperture non sempre erano regolari e di misura uniforme, così la forometria è modulare ma non regolare e rigida.
La rivisitazione degli antichi portali di ingresso in legno e pietra è ora fatta da portali di acciaio brunito. Sull’angolo sud, al primo piano, disallineato, dal compatto volume di pietra spunta un bow window in acciaio brunito e vetro che si apre verso la via principale, segnando l’angolo in modo assai marcato, enfatizzando il paesaggio sull’abitato e sulle montagne circostanti. Ospita la biblioteca e un soggiorno.
A fianco dal lato nord, è addossato un altro piccolo corpo con struttura completamente in legno, come un accessorio delle antiche abitazioni, con copertura piana e tamponamenti in vetro e legno. Racchiude dei locali con accesso direttamente dai ballatoi.
Un ponte in legno collega il Piol alla via pubblica.
Nell’ambito della sostenibilità è stato fortemente considerato l’inserimento nell’ambiente, il benessere vissuto dall’utente finale, l’integrazione con e nei materiali del circondario, quali, ad esempio, l’ardesia di colore come la pietra locale per il rivestimento esterno e il legno di larice per i pavimenti.
In questa realizzazione è stato rispettato più che mai il legame con la tradizione locale, l’architettura montana, i materiali naturali.
Il tema dell’innovazione è individuabile nella rispondenza ai criteri di isolamento, di adeguamento sismico, di facilità di manutenzione, di coerenza e di sintonia di tutti gli attori della filiera costruttiva, nella corretta e veloce esecuzione.
Molto importante la sicurezza. In territorio considerato sismico, le strutture sono state montate rispettando i criteri di sicurezza e di resistenza al rischio sismico, sia nei particolari tecnico -costruttivi sia nella tipologia progettuale.
La facciata ventilata ed il tetto utilizzano il sistema strutturale a montanti e traversi fischer Structure Easy 11-14 e fischer Structure Easy 14-17 e tasselli fischer FZP.
Le lastre in ardesia sono di dimensioni 100×75 – 50 x 75 centimetri per 2 centimetri di spessore.
La coibentazione è realizzata con polistirene da cm 6 applicato alle murature.
Il sistema permette di avere un notevole indice di isolamento e di garantire il benessere e l’economicità del riscaldamento invernale e del raffrescamento in estate.
Anche il tetto è stato coibentato con fibra di legno.

Progetto
Costruzione di edificio direzionale a Farra d’Alpago (Belluno) – ITALIA
Progettista: Arch. Lio Parcianello
Categoria dell’Intervento: nuova costruzione
Tipologia dell’Intervento: Fabbricato a blocco
Direzione Lavori: Arch. Lio Parcianello
Superficie Area: mq. 700
Superficie Coperta: mq.150
Cubatura: mc. 1.200
Movimenti Terra ed Inerti: mc. 600
Rivestimento Esterno: facciata e tetto ventilati in ardesia multicolor mq. 400
Copertura superficie: mq 175,00
Tipologia:
– Corpo principale a padiglione con rivestimento in ardesia multicor;
– Altro corpo copertura piana, tetto freddo zavorrato.
Struttura portante (fondazioni, muri di elevazione, pilastri, scale in c.a);
Tetto con struttura in acciaio, coibentazione con fibra di legno, manto in lamiera di alluminio, intradosso in cartongesso;
Solai in lastre predalles, e in legno lamellare;
Facciata ventilata e rivestimento tetto: sistema strutturale a montanti e traversi in alluminio (Fischer Structure Easy 11-4 e Fischer Structure Easy 14-17) e tasselli FZP Fischer. Lastre in ardesia (dim cm 100-75-50×75 x 2 cm. Spess.); coibentazione con polistirene da cm. 6 applicato alle murature;
Tempi di realizzo: inizio lavori giugno 2004 – fine lavori dicembre 2005

Per ulteriori informazioni
www.fischeritalia.it

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