Crepe sui muri: controlli e verifiche da effettuare

Le crepe sui muri hanno origine da diverse cause e rappresentano un sintomo di situazioni che, a loro volta, possono essere più o meno gravi. In ogni caso, il consiglio è sempre quello di monitorarne i cambiamenti nel tempo e affidarsi ad un tecnico esperto per accertare la sicurezza dell’edificio e l’eventuale necessità di interventi di ripristino.

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Crepe sui muri: controlli e verifiche da effettuare

Le crepe sui muri compaiono frequentemente in diversi punti dell’edificio e possono rappresentare diverse problematiche, più o meno degne di attenzione. Anche se chi non è del settore è in difficoltà nel valutare l’effettiva entità del fenomeno che osserva, generalmente nasce comunque una certa preoccupazione ed è importante prestare attenzione al manifestarsi di questo fenomeno poiché può nascondere molte insidie..

Il manifestarsi delle crepe è un indice dello stato di salute dell’edificio, compito dei tecnici, quindi, è offrire supporto ai committenti che hanno la necessità di verificare l’effettiva pericolosità di una crepa e assicurarsi che la propria abitazione sia nelle migliori condizioni.

Perché si formano le crepe sull’intonaco

Lo strato più esterno della muratura, quindi l’intonaco, è molto spesso il primo a presentare crepe e rotture di diversa entità, che non sempre dipendono da cause significative o pericolose. Ma definire a priori quale sia la reale causa della formazione di una crepa non è affatto semplice senza una dovuta indagine.

Perché si formano le crepe sull’intonaco

Tra i principali fattori che possono incidere sulla conservazione dell’intonaco e delle murature, comunque, ci sono:

  • Passare del tempo e usura, che possono comportare perdita di prestazioni e deterioramento nel tempo. Si tratta di un fenomeno inevitabile e per prevenire problematiche consistenti è fondamentale una corretta manutenzione dell’edificio.
  • Umidità e, in generale, l’acqua, che a loro volta possono avere differenti cause, come errori in costruzione, forti precipitazioni, infiltrazioni e così via. Al di là dell’origine, comunque, l’acqua è un grande nemico del benessere dell’edificio e spesso le crepe che si vedono in superficie sono la manifestazione di un problema che, in realtà, è ormai strutturale. Occorre dunque tenere sempre sotto controllo le tubazioni per evitare che si presentino perdite: risanare le tubazioni può evitare l’avanzamento della situazione di degrado e la formazione di danni più gravi.
  • Assestamenti della struttura, anche nei giorni successivi alla costruzione, che dipendono dalla tipologia di edificio costruito.
  • Esecuzione di lavori sull’edificio, che possono intaccare l’equilibrio della struttura esistente, a causa di vibrazioni, alterazioni della statica o interventi mal valutati. Generalmente, il fai da te è rischioso per questo motivo, mentre se ci si affida a tecnici e imprese qualificate si riducono decisamente i rischi.
  • Cambiamenti nel contesto esterno, come ad esempio nuove realizzazioni o opere di ristrutturazione su edifici vicini, interventi che riguardano il terreno, la costruzione di nuove infrastrutture o ancora opere stradali. In tutti questi casi si possono generare cedimenti e vibrazioni.

Crepe nei muri e cedimenti del terreno

Una delle cause principali di formazione delle crepe strutturali riguardano i cedimenti negli edifici; questi possono avere differenti origini: generalmente la causa primaria è da imputare al disseccamento del terreno legato a scarsità di piogge. A causa della siccità il terreno aumenta e diminuisce bruscamente il suo volume, provocando l’abbassamento del suolo su cui poggiano le fondamenta. Questo fenomeno dà vita alle crepe, generalmente di tipologia trasversale. Il cedimento del suolo può comportare la formazione di crepe arcuate visibili nella parete portante, spesso riguardanti più pareti murarie: per risolvere questo problema occorre che gli esperti consolidino le fondazioni della casa.

Altra tipologia di crepa nel muro legata alla stabilità della fondazione è quella che si presenta sugli angoli perimetrali ed è verticale; anche in questo caso il dissesto del terreno ha minato le condizioni di stabilità della casa creando delle fratture nei paramenti murali perimetrali.

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Ci sono diverse tipologie di crepe nei muri: orizzontali, verticali e trasversali. Le crepe verticali, anche dette di schiacciamento, sono dovute alla forza di gravità che preme sulle fondamenta dell’abitazione: quando il peso non viene scaricato correttamente sulle pareti perimetrali l’edificio va incontro alla formazione di crepe. Sono da tenere sotto osservazione perché possono provocare un cedimento strutturale.

La seconda tipologia di crepe è quella che presenta fessure orizzontali nella muratura, anche dette lesioni da trazione. La causa di questo problema è da imputare al peso eccessivo della copertura superiore: pioggia, neve e altre problematiche possono influire sulla stabilità delle travi le quali vanno a gravare sulla struttura. Questa tipologia di fenomeno generalmente si presenta ai piani superiori; quando le travi e le coperture non riescono a sostenere il peso di un carico pesante tendono a flettersi così da creare delle fratture.

Infine parliamo di crepe trasversali, la tipologia più problematica. Il loro insorgere è legato a un problema di deterioramento del suolo: la presenza di queste crepe spesso richiede un tempestivo intervento.

Un focus particolare va rivolto alle crepe che si creano nei muri dopo un terremoto. Se notate delle crepe superficiali nell’intonaco significa che il sisma non ha colpito in maniera profonda la struttura. Nel caso in cui si manifestassero delle crepe su un pilastro portante il consiglio è quello di rivolgersi a un esperto che potrà determinare la procedura da seguire per mettere in sicurezza la casa.

Come monitorare le crepe e a chi rivolgersi

Quando si presenta una crepa sul muro è possibile eseguire una prima e semplice analisi anche in autonomia. Il consiglio è quello di verificare sempre se, alla vista, sussistono altre forme di degrado. Ad esempio, se il problema è l’umidità, difficilmente saranno presenti solo delle crepe, ma piuttosto si vedranno anche fenomeni quali macchie o distaccamenti dell’intonaco. Inoltre, è bene fare mente locale su eventi recenti che possono aver avuto impatto sulla struttura.

Oltre a ciò, per essere certi che una crepa sul muro sia davvero solo un problema di intonaco e non nasconda criticità più profonde o problematiche preoccupanti per la salute della casa, è bene monitorarla in modo adeguato. Un’altra verifica che si può svolgere in autonomia riguarda la dimensione e della profondità della crepa, osservandone semplicemente l’aspetto. Quanto è profonda la crepa? Ci sono spazi aperti tra le due estremità? Dove si trova?

 Come monitorare le crepe e a chi rivolgersi

Nei casi in cui la crepa si presenti molto fine e non profonda probabilmente è solo un problema superficiale e spesso con conseguenze meramente estetiche, per quanto sia sempre buona cosa mantenere integro l’intero intonaco. Inoltre, si deve procedere con una successiva verifica, necessaria ad assicurarsi che con il passare del tempo la situazione non si modifichi e peggiori.

Se ciò accade o se si è in presenza di crepe profonde o di situazioni dubbie, è meglio rivolgersi ad un tecnico esperto, come un ingegnere edile, che valuterà anche aspetti quali l’ubicazione delle crepe e la loro direzione. Infatti, a seconda della posizione e della forma, è possibile ipotizzare cause e fenomeni alla base del problema intercettato. Un tecnico esperto, grazie ad un sopralluogo, sarà in grado di definire il quadro fessurativo complessivo di tutte le crepe superficiali, profonde e strutturali, che contraddistinguono l’edificio.

Oltre ad un’analisi visiva, inoltre, potrebbe ricorrere anche all’uso di appositi strumenti, così da verificare e monitorare ogni movimento o cambiamento. Tra questi, il più diffuso è il fessurimetro, che rileva i movimenti di due parti di una muratura rispetto ad una crepa. Si compone di due lamine mobili, da posizionare in corrispondenza della fessura, così da monitorare il movimento nel tempo, la sua entità e la direzione. Un altro strumento diffuso è il crepemetro, che prevede il fissaggio di due caposaldi metallici, la cui distanza viene misurata a intervalli di tempo successivi, verificando eventuali evoluzioni della fessura.

Solo una volta chiara la situazione, è possibile procedere con la definizione del miglior intervento di ripristino.

Quando le crepe sono preoccupanti

A seguito di quanto detto, è semplice comprendere che non sempre è necessario allarmarsi di fronte a una crepa. Allo stesso tempo, se si presentano crepe improvvise e di dimensioni importanti, se le crepe sono molto profonde o quando fessure e rotture si evolvono nel tempo, ampliandosi o diventando sempre più profonde, è sicuramente meglio rivolgersi ad un tecnico per una verifica professionale.

Quando le crepe sui muri sono preoccupanti

Anche la presenza di altre forme di degrado, come il distaccamento dell’intonaco, la presenza di muffa e macchie, bombature nelle pareti e altri fenomeni di questa natura, dovrebbe mettere in allerta. In questi casi, risolvere la causa di fondo è essenziale, sia per la sicurezza dell’edificio, che per il benessere dei suoi occupanti.

Mettere in sicurezza l’edificio in cui si abita è un compito fondamentale: molto spesso nelle case si manifestano crepe nei muri che vanno a danneggiarne la struttura. Trascurarle potrebbe comportare l’aggravarsi della situazione, l’aumento delle dimensioni oppure l’insorgere di nuove crepe. Impariamo a riconoscere e a prevenirle.


Articolo aggiornato – Prima pubblicazione 2017

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