Chiudere un balcone
di: Claudia Capperucci
Le soluzioni per convertire uno spazio esterno aperto in un ambiente chiuso da vivere in ogni stagione
I balconi e le aperture all’esterno non sono mai abbastanza in un’abitazione, soprattutto se si amano gli ambienti luminosi, ma talvolta le esigenze di spazio prevalgono sull’estetica e così si decide di chiudere un terrazzo per creare una veranda o addirittura una camera in più. Ma questo non significa necessariamente togliere luce alla casa.
Normativa di riferimento
Secondo la Corte di Cassazione “una veranda è da considerarsi, in senso tecnico-giuridico, un nuovo locale autonomamente utilizzabile e difetta normalmente del carattere di precarietà, trattandosi di opera destinata non a sopperire a esigenze temporanee e contingenti con la sua successiva rimozione, ma a durare nel tempo, ampliando così il godimento dell’immobile”.
La normativa di riferimento in materia è contenuta nel Piano Casa e prevede generalmente che si possa ampliare la volumetria della propria abitazione di circa il 20% presentando la denuncia di inizio attività (Dia). Ma la legge varia da Regione a Regione e di anno in anno.
L’iter corretto è quello di far redigere un progetto da un tecnico, se si abita in un condominio chiedere l’approvazione in sede di Assemblea generale dei condomini, e a questo punto presentarlo al Comune. Se l’intervento rientra in un piano di riqualificazione energetica è possibile usufruire dell’Ecobonus inserito nella Legge di Bilancio 2018 e prorogato fino al 31 dicembre 2018 che prevede la detrazione del 65% per i lavori di questo tipo.
Materiali e tecnologie
Per questi sistemi si prediligono strutture in legno, PVC o alluminio su cui vengono montate vetrate basso emissive. Sebbene le strutture in muratura presentino una coibentazione migliore, con la conseguente possibilità di abbattere le spese di riscaldamento e di raffrescamento (soprattutto se corredate con infissi a risparmio energetico), sono più costose e prevedono un iter burocratico molto più lungo. Finestre apribili o fisse? Se lo spazio è piccolo è sufficiente usare elementi scorrevoli o ad anta perché non necessita di essere aperto spesso.

Le verande Finstral sono realizzate con profili in PVC con rinforzi in acciaio rivestibile in alluminio con la possibilità di scelta del colore. I vetri sono basso-emissivi per assicurare in qualsiasi stagione la temperatura ideale, contribuire al risparmio energetico e isolare dal rumore esterno. Il vetro basso-emissivo Plus Valor ha un valore Ug di 1,1 W/m²K, per un coefficiente medio di trasmittanza termica Uw della veranda pari a 1,4 W/m²K.
I vetri ed i profili in PVC, entrambi ad alto valore termoisolante, proteggono dal freddo invernale e dall’afa estiva, isolano dai rumori esterni specie se si scelgono vetri multifunzionali e acustici di ultima generazione. Sono le strutture con le migliori prestazioni termico – acustiche.
I sistemi in alluminio puro sono molto resistenti e proprio per questo non necessitano praticamente di manutenzione dopo l’installazione.

Lo scorrevole ASS 77 PD di Schüco ha montante centrale a vista di 3 cm, telaio esterno a scomparsa (inserito nel raccordo alla struttura dell’edificio) e nessun ingombro a terra, poiché il telaio inferiore viene inserito direttamente nel pavimento. Le nuove tipologie costruttive con binario a due o tre vie, inoltre, garantiscono possibilità compositive senza limiti, con la realizzazione non solo di aperture fino a 18 metri lineari, ma anche di configurazioni ad angolo completamente apribili.
L’alluminio, però, è un materiale ad alta conduzione termica, ha un livello di trasmittanza maggiore, è necessario pertanto costruire la struttura a taglio termico, isolando, cioè la parte interna del vetro da quella esterna con l’utilizzo di giunti e isolanti. Le strutture in alluminio, essendo così resistenti, non hanno limiti di superfici e possono avere grandi spessori, permettendo, per esempio, di accorpare più vetri, con eventuale gas interno e relativo aumento di risparmio energetico.

I profilati in alluminio Sunroom sistema Puro sono studiati per portate e profondità diverse seconda la zona di utilizzo. Al loro interno è prevista la possibilità di rinforzi in profilati d’acciaio per aumentare ulteriormente la portata dove necessità.I profilati di gronda vengono coibentati con materiali isolanti di ultima generazione.
Legno. Le strutture in legno hanno un’alta resa estetica ma, di contro, una scarsa resistenza agli agenti atmosferici e quindi richiedono una maggiore manutenzione. Inoltre sono più indicate per piccole metrature e non permettono di ottenere ampie strutture senza soluzione di continuità.

Zip Plus e Zip Max di BT Group sono tende a caduta verticale con cassonetto maxi, dotate di guide antivento, particolarmente indicate per la chiusura frontale e laterale di pergolati e chiusure di verande.
Costi
I costi variano in base a diversi fattori: se è già presente una copertura, il costo di realizzazione della struttura in muratura con infissi in alluminio si aggira intorno ai 200 euro a mq. Se occorre realizzare la copertura del tetto, il costo raddoppia per un tetto coibentato e ventilato. Il costo medio delle strutture in PVC è di circa 150 – 200 euro mq. Mentre le strutture più costose sono quelle in legno, per il trattamento a cui la struttura deve essere sottoposta e per la manutenzione successiva, si arriva anche fino a 500 euro a mq.
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