Frena l’export cinese

Frena l'export cinese

Le esportazioni cinesi di piastrelle ceramiche calano per il terzo anno consecutivo.

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Secondo i dati delle Dogane Cinesi, il 2016 si è chiuso con una flessione ancora più marcata rispetto al biennio precedente (-5,9%), con volumi scesi da 1.063 a 1.000 milioni mq.

In frenata le vendite destinate a tutti i continenti, con l’unica eccezione in Oceania che ha incrementato del 7% le importazioni di piastrelle Made in China (dai 32,4 milioni mq del 2015 a 34,7 milioni mq).

I mercati asiatici si confermano il principale sbocco della ceramica cinese. Sebbene in lieve flessione (-1,3%), nel 2016 l’export cinese in Asia è stato pari a 583 milioni mq, con un’incidenza sul totale salita dal 55% al 58%. Sono asiatici 8 dei 10 principali mercati esteri, nell’ordine: Filippine, Corea e Indonesia, che hanno segnato incrementi significativi (tra il +21 e il +29,5% sul 2015), l’Arabia Saudita, scesa da 64 a 49 milioni mq (-23%), Tailandia (-9,8%), Pakistan (+23,7%), Emirati Arabi Uniti (-14,5%) e Cambogia (+17%). Da segnalare l’uscita dell’India dalla Top 10 dei mercati cinesi, dato il crollo delle vendite da 31,7 a 11,9 milioni mq (-62,3%). Lo scorso 14 giugno, fra l’altro, il Ministero indiano del Commercio e dell’Industria ha approvato misure antidumping sulla ceramica cinese introducendo dazi per 5 anni sulle varie tipologie di piastrelle ad esclusione del porcellanato a tutta massa e delle lastre con spessore inferiore ai 5 mm.

In Africa, seconda area geografica di esportazione per le piastrelle cinesi, il calo dell’export è stato del 14% con volumi scesi da 230 a 198 milioni mq; principale responsabile la contrazione in Nigeria, dove l’export è passato da 52,4 a 15,3 milioni mq (-70,9%).

Terzo anno consecutivo di calo anche in Sud America, con vendite scese l’anno scorso a 80 milioni mq (-11%). Analoga flessione anche in Nord America (-11,7%), dove i volumi esportati sono passati da 88 a 78 milioni mq; in questo caso, i risultati positivi sul mercato statunitense (56,4 milioni mq, +11%) non sono stati sufficienti per compensare il crollo delle vendite verso il Messico (da 24,5 a 9,3 milioni mq, -62%), conseguente all’introduzione di dazi antidumping nel 2015.

Confermata, infine, la progressiva contrazione delle esportazioni cinesi in Europa, ininterrotta ormai da 5 anni, ossia, anche in questo caso, dall’introduzione dei dazi antidumping da parte della UE nel 2011. L’anno scorso le importazioni UE dalla Cina si sono fermate a 15,9 milioni mq (-20,2% sul 2015 e -77% nel quinquennio). Da ricordare che è attualmente al riesame di Bruxelles la richiesta di proroga della misura per altri cinque anni, provvedimento fortemente auspicato dall’intera industria ceramica europea.

L’export destinato ai mercati europei extra-UE è risultato pari a 10,2 milioni mq (-8,7% sul 2015), volume praticamente dimezzato rispetto al 2014.

 

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