Rallenta la richiesta di mutui

Rallenta la richiesta di mutui
Il ritmo sostenuto dei mesi scorsi comincia a rallentare, sia nella richiesta di nuovi mutui, sia per quanto concerne le surroghe.
soldi casa
A gennaio 2017 il numero delle interrogazioni sul Sistema di Informazioni Creditizie del  CRIF in riferimento alle richieste di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane ha registrato una crescita del +1,8% rispetto a gennaio 2016.
È però doveroso ricordare come il mese di gennaio dello scorso 2016 fosse stato caratterizzato da un robusto incremento delle interrogazioni.
Prosegue dunque, sebbene con un tasso incrementale più contenuto, il trend di consolidamento del comparto.
Di seguito sono riportate in tabella e in forma grafica le variazioni percentuali mensili in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi, sul SIC EURISC, che raccoglie i dati relativi ad oltre 80 milioni di posizioni creditizie.
Rallenta la richiesta di mutui
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Si comprende ancor meglio l’andamento del mese se si allarga il confronto con lo stesso mese degli anni precedenti.
Rimane tuttavia un saldo negativo nel confronto con i mesi di gennaio degli anni 2010 e 2011, ovvero quando gli effetti della congiuntura economica negativa dovevano ancora avere effetto sulle scelte di acquisto casa delle famiglie, come evidenziato anche dalla tabella seguente.
Variazione del numero di interrogazioni relative ai nuovi mutui e surroghe a gennaio 2017 (a parità di giorni lavorativi)
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Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

IMPORTO MEDIO DEI MUTUI RICHIESTI

In merito all’importo medio delle richieste di nuovi mutui e surroghe interrogate sul SIC di CRIF, nel mese di gennaio è risultato pari a 121.193 Euro. Rispetto al corrispondente mese del 2016 si registra un lieve incremento, +0,9%, ma è doveroso segnalare come a gennaio dello scorso anno si fosse toccato il minimo storico assoluto da quando CRIF ha iniziato a rilevare il fenomeno (120.144 Euro).
Piuttosto, il valore dell’importo medio registrato a gennaio 2017 risulta in flessione rispetto all’importo medio richiesto nell’anno 2016 (123.324 Euro), in particolare rispetto a quello registrato nel dicembre scorso (pari a 125.360 Euro).
Nei prossimi mesi sarà possibile osservare se sarà confermato il trend incrementale o se si assisterà ad una nuova fase di contrazione dell’importo medio. In ogni caso, nel breve periodo appare remoto il ritorno ai valori registrati a cavallo del biennio 2010-2011 quando l’importo medio superava stabilmente i 135.000 Euro anche a causa della quota dei mutui di sostituzione che, per natura, presentano un importo inferiore rispetto a quello dei nuovi mutui.
Relativamente alla distribuzione delle richieste per fasce di importo, a gennaio 2017 le preferenze degli italiani si sono nuovamente concentrate nella classe compresa tra 100.001 e 150.000 Euro, con una quota pari al 29,1% del totale. Nel complesso più di 4 domande su 5 (il 77,6% del totale per la precisione) presentano un importo inferiore ai 150.000 Euro.

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Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie 

CLASSI DI DURATA DEI MUTUI RICHIESTI

Per quanto riguarda la distribuzione delle interrogazioni al SIC di nuovi mutui e surroghe per classe di durata ancora una volta è stata quella compresa tra i 16 e i 20 anni a risultare la preferita dalle famiglie italiane, con una quota pari al 23,8% del totale, seguita a ruota dalla fascia tra i 21 e i 25 anni, con il 21,1%. Si segnala un sensibile aumento della classe tra 0 e 5 anni (+1,5 punti percentuali), a fronte di una diminuzione delle classi comprese tra 6 e 11 anni (-1,2 punti percentuali) e quella tra 11 e 20 anni (-0,9 punti percentuali). Anche in questo caso il fatto che le famiglie si orientino prevalentemente su piani di rimborso più brevi può essere letto come l’incidenza di surroghe e sostituzioni sul totale delle interrogazioni.

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Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER FASCE DI ETÀ DEI RICHIEDENTI

Osservando infine la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF mette in evidenza nel mese di gennaio una maggior concentrazione nella fascia compresa tra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 35,7% del totale. Nel confronto con il dato di gennaio 2016 si segnala un incremento di +1,2 punti percentuali della fascia di età compresa tra i 45 e 54 anni e una contrazione di -2,3 punti percentuali delle richieste da parte di giovani al di sotto dei 34 anni, fascia di età che più di tutte sta soffrendo le irrisolte condizioni del mercato del lavoro.

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Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

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