Protezione civile: 72% delle scuole, post sisma, sono agibili

Dalla Protezione Civile giungono i dati sulle verifiche, che stanno proseguendo anche in questi giorni, sull’agibilità degli edifici privati.

sisma

Ad oggi sono 10197 le schede di valutazione che sono state acquisite e redatte dalla Protezione civile, che sottolineano che sono 4868 gli edifici che sono stati dichiarati agibili (circa il 48%) e 584 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischi esterni.
Sono 3328, invece, gli esiti di inagibilità (circa il 32%) mentre 1417 sono gli immobili temporaneamente o in parte non agibili. Così ha dichiarato la Protezione civile.

Dal sisma dello scorso 24 agosto sono stati 766 i sopralluoghi avvenuti per verificare l’agibilità degli edifici pubblici e degli edifici scolastici per consentire di definire un piano degli interventi per le strutture dichiarate non agibili.
Tra le 660 scuole, 473 sono state ritenute agibili (quasi il 72%) mentre altre 4 nonostante non fossero danneggiate risultano ancora inagibili a causa di rischi esterni.

Sono ad oggi 120 gli edifici temporaneamente inagibili – totalmente o solo in parte – che con tempestivi provvedimenti di pronto intervento tornerebbero agibili; a questi se ne aggiungono altri 22 parzialmente inagibili e tre da rivalutare per un’ulteriore valutazione.
Sono invece 38 quei plessi scolastici inagibili, meno del 6%, e sono concentrati essenzialmente nei comuni maggiormente colpiti.
Rispetto a tutti gli edifici pubblici oggetto di verifica, infine, sono 71 quelli agibili, più uno agibile ma inagibile per rischio esterno; 19 quelli che sembra risultino agibili con provvedimenti e tre quelli parzialmente inagibili.

Una sola costruzione necessita di essere rivista, mentre sono undici su un totale di 106 totali quelle totalmente inagibili.

Serve sempre una maggiore attenzione sul tema della prevenzione nell’antisismica.
Come avevamo scritto in un articolo di qualche settimana fa Costruire antisimico si puo!, ed aggiungerei, si deve.
Perchè la Protezione Civile, i vigili del Fuoco, i tecnici, i volontari fanno molto, ma prevenire eviterebbe l’inutile sacrificio di decine di vite e farebbe risparmiare circa 145 miliardi, che è la cifra che negli ultimi cinquant’anni è stata impiegata per gli interventi post sisma.

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