Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2016

Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2016

Alla quindicesima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia “Taking Care – progettare per il bene comune” a cura di TAMassociati. Il gruppo che si occupa del Padiglione Italia è stato scelto dal Ministro Franceschini.parco-doraIl progetto Taking Care, promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, guidata da Federica Galloni, è un’azione che nasce nel Padiglione Italia con l’intenzione esplicita di radicarsi, germogliare e riprodursi al di fuori di esso, per generare una nuova consapevolezza civica.

L’idea si sviluppa in diverse sezioni, ‘Pensare’, ‘Incontrare’ e ‘Agire’, costruite su tre domande precise che coinvolgono il bene comune:

  • Al pubblico: ‘dove riconoscerlo, se attorno a noi’;
  • alle Istituzioni: ‘come valorizzarlo, anche con risorse limitate’;
  • ai progettisti: ‘quando produrlo, attraverso l’architettura’.

‘Pensare’ è una ricognizione sul tema del bene comune, sul suo valore e sul rapporto che intesse con lo spazio costruito: un percorso arricchito dal contributo offerto da personalità di diversa provenienza culturale e professionale, per spingere lo sguardo ‘oltre’ le definizioni correnti.

‘Incontrare’ è una rassegna di 20 progetti di architettura, tutti realizzati da altrettanti studi italiani, in Italia e all’estero.Centro scolastico SSICNell’insieme, essi raccontano di come i soggetti, quando co-autori, possano creare spazi e luoghi utili alla collettività, dando così pari rilievo sia ai processi che all’opera edificata.

La sezione individua 10 campi di indagine – legalità, salute, abitare, ambiente, istruzione, cultura, gioco, scienza, alimentazione, lavoro – cui si accompagna una galleria di scatti fotografici che danno forma visibile all’idea di bene comune in Italia.

‘Agire’, culmine della mostra, si traduce in un concreto invito all’azione. ‘Agire’ ospita infatti gli alias di 5 dispositivi mobili pensati per un intervento diretto in aree di marginalità del nostro Paese.

Sono moduli carrabili, progettati da 5 studi italiani in collaborazione con 5 associazioni da sempre impegnate in programmi di contrasto al degrado sociale e ambientale: AIB (Associazione Italiana Biblioteche), Emergency, Legambiente, Libera, UISP (Unione Italiana Sport Per tutti).

Con sponsor privati e una campagna di crowdfunding civico, i dispositivi verranno costruiti e messi su strada per diventare concreti strumenti di tutela e riscatto sociale.

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