Isolamento Acustico, le norme per il giusto comfort

Isolamento Acustico, le norme per il giusto comfort

Un grande tema affrontato dalla filiera delle costruzioni è il benessere acustico in edilizia

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Come isolare acusticamente gli edifici? Ecco la Norma UNI

Questo è uno dei sette requisiti fondamentali previsti dal Regolamento 305/2011 (CPR) sui prodotti e i sistemi da costruzione
Attualmente, a livello regolamentare, nel nostro Paese è in vigore il DPCM del 1997 sui requisiti acustici passivi degli edifici, il quale tuttavia presenta alcuni limiti, dovuti in parte ad alcune imprecisioni nel testo tra cui richiami non corretti alla normativa tecnica, così come alla natura di alcuni valori limite privi di tolleranza e dunque di fatto in alcuni casi inapplicabili.
Anche per questo motivo, su sollecitazione di chi opera nel settore, si è provveduto negli anni a sviluppare una serie di specifici documenti normativi. Tra questi la norma UNI 11367 che, pubblicata nel 2010, introduce quattro classi di prestazioni acustiche e tiene conto dell’incertezza di misura.

Ora si ritiene opportuno che il percorso di aggiornamento e revisione del quadro regolamentare cogente prosegua in stretta sinergia con le attività di normazione volontaria, anche attraverso indicazioni in merito ai criteri di installazione e posa in opera di componenti e sistemi edilizi.

Per questo si intende sviluppare una o più norme che forniscano dei criteri esecutivi degli interventi – le cosiddette “soluzioni conformi” validate – coerenti con le tipologie costruttive più ricorrenti in Italia e funzionali a un più agevole raggiungimento dei valori limite stabiliti in ambito regolamentare, ovviamente sempre in un quadro coerente con il corpus normativo già in vigore in altri settori specifici (p.es. il settore degli impianti). Particolarmente importante in questo contesto è che le norme conservino un approccio prestazionale e che soprattutto se ne salvaguardi il carattere indicativo e preferenziale piuttosto che prescrittivo (dato da un richiamo diretto): è questa infatti la condizione per valorizzarne l’efficacia, che –ricordiamo – deriva dal suo carattere consensuale e dalla sua capacità di adeguarsi agevolmente all’evoluzione incessante dello stato dell’arte.

Fonte UNI

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