Dai Bandi ai Progetti

Dai Bandi ai Progetti

Condivisione degli obiettivi da raggiungere, da attuare attraverso nuovi progetti

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Superare gli ostacoli di carattere economico finanziario che hanno caratterizzato gli ultimi anni della politica di coesione territoriale.

Le politiche europee attuate negli ultimi 3 decenni sono state di divergenza ed hanno completamente fallito nel nostro Paese. Per rendersene conto, basta guardare l’evoluzione della mappa della politica europea di coesione territoriale negli ultimi 30 anni. Questa mappa traduce bene l’incapacità del nostro Paese ad utilizzare i fondi della politica per la coesione economica, sociale e territoriale per avvicinarsi ai livelli di benessere europei. Da 30 anni, le regioni del Sud Italia fanno parte della categoria delle regioni in ritardo di sviluppo!

Oggi, occorre quindi cambiare approccio rispetto alle politiche di coesione territoriale.
Occorre passare dalla logica dei bandi, che tutti abbiamo inseguito in questi anni, alla logica dei progetti.

Non ci possiamo più accontentare, anche noi come imprese di costruzioni, di aspettare passivamente i bandi, dobbiamo promuovere progetti a livello territoriale perché, come ha ricordato qualche tempo fa un architetto di fama internazionale – Renzo Piano – “ai fondi europei non si accede per ignavia”.
Troppo spesso siamo partiti dai fondi disponibili per pensare a progetti e ricostruire, in ultima istanza, gli obiettivi di una politica. Dobbiamo invertire la catena del ragionamento: superare la sequenza fondi-progetti-obiettivi per passare alla condivisione degli obiettivi da raggiungere, da attuare attraverso progetti da costruire sulla base di partenariati istituzionali nazionali e locali, per poi realizzare un’opera di vera e propria ingegneria finanziaria andando ad individuare come i fondi pubblici, ed in particolare i fondi strutturali, possono essere utilizzati, insieme alle risorse private per creare sviluppo a livello locale.
Questa è, secondo l’Ance, la condizione necessaria per riuscire a recuperare efficienza.

A questa condizione, se ne aggiungono altre, come ad esempio il superamento di ostacoli di carattere economico finanziario che hanno caratterizzato gli ultimi anni della politica di coesione territoriale.
In particolare in riferimento all’impossibilità di spendere tempestivamente i fondi europei e nazionali derivante dalle regole del Patto di stabilità e all’incertezza che ha caratterizzato e caratterizza tuttora la programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione.

Ing. Rudy Girardi – Ance

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