Imprese di costruzione ottimiste sulla crescita

Imprese di costruzione ottimiste sulla crescita

Confermato nello scorso mese di dicembre il clima di ottimismo delle imprese di costruzione riguardo la situazione economica generale, già riscontrato nelle tre precedenti rilevazioni.
A dirlo è il Rapporto Bankitalia – Supplementi al Bollettino Statistico, Indagini campionarie sulle aspettative di inflazione e crescita.
Il saldo fra giudizi di miglioramento e di peggioramento si colloca a 10,1 punti percentuali  e la probabilità di uno scenario più favorevole nei prossimi tre mesi si attesta in media al 12,6%.
I giudizi sulla dinamica della domanda dei propri lavori restano orientati prevalentemente alla stabilità (64,2 per cento) mentre lo scarto tra le risposte in aumento e quelle in diminuzione si attesta su valori nulli, riflettendo il forte incremento riscontrato tra le imprese più attive nel comparto residenziale (a 24,5 punti percentuali da 5,2 in settembre).
Il saldo positivo sulle prospettive a breve termine della domanda aumenta di un punto rispetto a settembre, a 10,9.
Il saldo delle attese riguardo il contesto operativo nei prossimi tre mesi diventa positivo per la prima volta dal dicembre del 2012, quando la rilevazione è stata estesa al comparto delle costruzioni, portandosi al 7,2 per cento.
L’incertezza imputabile a fattori economici e politici continuerebbe invece a costituire un freno; impulsi positivi deriverebbero in larga parte dalla domanda di lavori, sia nuovi sia già avviati, dall’allentamento dei criteri di accesso al credito e dalla dinamica del prezzo del petrolio. Le aspettative a tre anni sulle condizioni economiche in cui operano le imprese sono migliorate rispetto alla scorsa inchiesta: il divario tra le aziende che anticipano un progresso e quelle che prefigurano un peggioramento si è attestato a 52,7 punti percentuali.
I giudizi sulle condizioni per investire sono favorevoli: il saldo tra le attese di aumento e di riduzione della spesa nominale in investimenti fissi nel primo semestre del 2016, rispetto al precedente, torna a essere positivo salendo a 9,8 punti percentuali. La tendenza si conferma positiva anche per il complesso del 2016, rispetto al 2015, con un saldo pari a 9 punti percentuali (da -6,5 in settembre); ciò riflette soprattutto l’aumento registrato per le imprese più orientate all’edilizia residenziale.
Nell’ultimo trimestre l’incidenza dei giudizi di peggioramento si è ridotta a 6,7 punti percentuali (da 8,5 in settembre), a fronte di una larga prevalenza di quelli di stabilità (82,2 per cento da 76,6 in settembre). Circa la metà delle imprese indica che il provvedimento di incentivo agli investimenti (c.d. super ammortamento) avrebbe un impatto positivo sulla propria spesa per investimenti.
Per il 9,4 per cento degli intervistati l’impatto sarebbe abbastanza o molto rilevante. La quota di operatori che segnala di aver superato negli ultimi mesi la fase più difficile della congiuntura aumenta al 38,5 per cento.
La percentuale delle imprese che si attende un robusto incremento dei propri ritmi produttivi nei prossimi mesi sale invece al 49,7 per cento (45,0 in settembre).

Le attese sull’andamento dell’occupazione nei prossimi mesi risultano caratterizzate da un minore pessimismo rispetto alla scorsa rilevazione: il divario negativo tra le risposte di aumento e di diminuzione si è ridotto.
I giudizi sulle condizioni di accesso al credito restano invece stabili. Le attese sulla situazione della liquidità nei prossimi tre mesi appaiono lievemente più favorevoli.

Tratto da
Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita
Dicembre 2015

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