Tecniche sperimentali per la caratterizzazione dei materiali

Tecniche sperimentali per la caratterizzazione dei materiali

Le tecniche sperimentali utilizzate per la caratterizzazione dei materiali d’impiego ingegneristico risultano in continua evoluzione, con l’obiettivo da un lato di rendere più agevoli ed ampie le caratterizzazioni chimiche-fisiche, e dall’altro di realizzare strumentazioni e software più versatili ed economici. In questo modo la caratterizzazione avanzata dei materiali, una volta propria dei soli laboratori di ricerca, è in grado di raggiungere anche le realtà industriali delle piccole e medie imprese.
Caso emblematico è, ad esempio, lo sviluppo e la diffusione dei microscopi elettronici da banco nel mercato italiano, avvenuta grazie alle loro dimensioni e versatilità d’uso. In questo contesto la Giornata di studio fornisce una visione ampia delle principali tecniche per la caratterizzazione dei materiali, da quelle microstrutturali a quelle meccaniche. Accanto a tecniche consolidate quali la caratterizzazione mediante raggi X, analisi termica, microscopia elettronica in scansione (SEM), microanalisi ed analisi di superficie, vengono fornite anche presentazioni sulle tecniche più innovative in relazione alle loro potenzialità per le applicazioni d’interesse industriale.
Tra queste ultime verranno considerate: le prove di spettroscopia meccanica con la quali il modulo elastico dinamico viene misurato in un esteso intervallo di temperatura, fornendo anche il monitoraggio delle instabilità strutturali nelle leghe metalliche, della precipitazione e della formazione di microcricche; il simulatore di processi di formatura a caldo Gleeble che permette di sottoporre il materiale alla medesime condizioni operative dei processi industriali, ricavandone informazioni del processo e dell’evoluzione microstrutturale che ne consegue; il microscopio elettronico in scansione (SEM) ad alta risoluzione equipaggiato con un rivelatore per gli elettroni trasmessi capace di osservare la struttura interna dei materiali; la sonda Raman inserita in un SEM con l’obiettivo di accoppiare informazioni microstrutturali e microanalitiche dei composti chimici; la tecnica di diffrazione di elettroni retro diffusi (EBSD) per raccogliere informazioni decisive riguardo le strutture che si formano in materiali deformati e sottoposti a trattamento termico dopo deformazione plastica.
La Giornata è rivolta a tecnici industriali, per le possibilità di applicazioni alla produzione, ma anche a chi utilizza quotidianamente queste tecniche in laboratorio: saranno infatti presentati i più recenti sviluppi pur partendo dagli aspetti di base, e verrà posta particolare enfasi al loro utilizzo in produzione.

TECNICHE SPERIMENTALI PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI: DAL LABORATORIO ALLA PRODUZIONE
Parma, 18 settembre 2015
Tel. 02.76021132
[email protected]

 

 

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