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Le Linee Guida per la riqualificazione dell’edilizia scolastica con criteri di bioarchitettura sono state interpretate come uno strumento di valutazione flessibile per il progettista, più che un insieme prescrittivo e descrittivo di principi da tenere presente nel processo progettuale. All’autore del progetto di riqualificazione viene lasciata ampia libertà di definire gli interventi tecnici specifici, mettendogli tuttavia a disposizione una griglia di riferimento mediante la quale egli stesso possa misurare la qualità ambientale (ecosostenibilità e biocompatibilità) dell’intervento proposto. È stata così implementata una matrice di valutazione multicriterio, composta da 6 aree tematiche (nelle righe), ciascuna analizzata secondo 10 criteri (nelle colonne). In corrispondenza di ogni incrocio della matrice, cui corrispondono altrettante schede di valutazione, a seconda delle scelte progettuali effettuate viene assegnato un punteggio; ciascuno di tali punteggi concorre al punteggio complessivo del progetto finale di riqualificazione, secondo un doppio sistema di pesi, uno riferito alla significatività di ciascun criterio rispetto agli altri nove e l’altro, ugualmente, relativo alla significatività di ogni area tematica rispetto alle altre cinque. I suddetti pesi sono stati assegnati in funzione del contributo dato al raggiungimento dell’obiettivo finale: indirizzare il progettista verso un intervento il più possibile corretto sotto il profilo della bioarchitettura, profilo che va declinato non solo in termini di efficienza energetica. Più precisamente, si è ritenuto di individuare un sistema di valutazione tale che, fissato un budget disponibile per l’investimento di riqualificazione, consenta al progettista di ottenere dall’edificio riqualificato, le prestazioni più elevate possibile sotto l’aspetto della sua sostenibilità. Il sistema di valutazione dovrebbe essere applicato all’edificio “ante operam” e poi una seconda volta, in sede di progetto, a quello che sarà l’edificio “post operam”, consentendo in tal modo di misurare l’incremento di prestazione ottenibile con le scelte progettuali ipotizzate. Il sistema classifica le operazioni progettuali in 2 classi tematiche, l’ECO-EFFICIENZA STRUTTURALE e l’ECO-EFFICIENZA GESTIONALE. Alla prima classe appartengono 3 AREE TEMATICHE: Qualità del sistema edilizio, Qualità della mobilità, Qualità del contesto fisico e sociale; alla seconda, appartengono altre 2 AREE TEMATICHE: la Qualità indoor, benessere e salute e la Qualità della gestione dei rifiuti. In una fase cronologicamente intermedia tra le due classi precedenti, viene dedicata un’area tematica relativa alla Gestione ecologica del cantiere di riqualificazione, del cui controllo, il sistema pure prevede che venga data una valutazione. Nelle colonne della matrice di valutazione, 2 classi, ulteriormente suddivise in 4 AMBITI, raggruppano i 10 criteri selezionati; alla prima classe – “AMBIENTE”- appartengono i seguenti ambiti: Qualità della gestione delle risorse, Qualità tecnologica, Qualità della gestione. Alla seconda classe – “UTENTE”- appartiene invece la Qualità antropica. Risulta evidente che si è ritenuto di affrontare il tema della riqualificazione sostenibile degli edifici scolastici mediante un sistema di valutazione che integrasse i diversi aspetti che è necessario affrontare in un progetto di Bioarchitettura, non solo quelli legati alle prestazioni energetiche del sistema edificio-impianto, ma anche gli aspetti relativi al benessere e alla tutela della salute degli utenti, alla percezione delle qualità spaziali, al rapporto che sarebbe auspicabile stabilire tra l’edificio scolastico e il quartiere, all’organizzazione del sistema della mobilità attraverso cui si può raggiungere l’edificio e infine, alle modalità di gestione dei rifiuti. Particolare importanza è stata riconosciuta, inoltre, all’eventuale attivazione di percorsi partecipati con tutta la comunità scolastica (alunni, personale docente, personale non docente, famiglie) sia nel processo di progettazione, sia nella successiva gestione di alcuni aspetti, come ad esempio i rifiuti. Nel sistema di valutazione implementato l’impiego di materiali e componenti di origine naturale costituisce elemento di premialità rispetto ai materiali di sintesi chimica Le LLGG risultanti da questo protocollo di valutazione multicriterio propongono un modello, strutturale e gestionale, di comunità scolastica innovativa che, a partire dall’intenzione di massimizzare i benefici di un investimento per la riqualificazione dell’edificio scolastico, mette al centro il problema ambientale nella sua globalità (ecosostenibilità e biocompatibilità), inteso anche come strumento educativo per la dimensione etica degli alunni che ne fanno parte. Riqualificare l'edilizia scolastica con criteri di bioarchitettura 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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