Anche l’export in calo per le macchine per costruzione

Anche l'export in calo per le macchine per costruzione

Con una diminuzione dell’1,2%, la produzione italiana di macchine per costruzione nel 2013 ha fatturato 2488 milioni di euro.
E’ ciò che è emerso dal rapporto Cribis D&B-Unacea sui bilanci societari.
Nello specifico, le macchine movimento terra raggiungono i 706 milioni di euro, flettendo del 21% rispetto al 2012. È questa la merceologia che ha sofferto di più con l’inizio della crisi perdendo 66 punti percentuali rispetto al 2007. Le macchine stradali con 242 milioni calano dell’11%, i macchinari per il calcestruzzo guadagnano l’11% totalizzando 420 milioni, mentre le gru a torre 47 milioni (-13%). Buona la prestazione delle attrezzature che crescono del 13%, con 241 milioni di euro, mentre le macchine per la produzione degli inerti raggiungono i 40 milioni con una perdita del 13%. Infine le macchine per la perforazione che crescono del 12%, con 760 milioni di euro. Secondo le stime di Unacea considerando la debolezza del mercato italiano, ancora lontano da uno stabile recupero, e la flessione del mercato mondiale, la produzione nazionale di macchine per costruzione a fine anno registrerà ancora una leggera flessione di uno o due punti percentuali.

Nei primi nove mesi del 2014 sono state vendute sul mercato italiano 4.479 macchine per costruzioni, con una crescita del 12% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2013. Nel dettaglio, le vendite di macchine movimento terra sono state 4.403 (+11%) e 76 macchine stradali (+17%). Nei primi sette mesi dell’anno, secondo i dati Istat elaborati da Unacea, l’export di macchine per costruzioni ha registrato vendite per 1.397 milioni di euro, con un calo del 7% su base annua. La contrazione più significativa riguarda le macchine per la perforazione (-37%); in calo anche l’export di macchinari per il calcestruzzo (-7%) e di macchine stradali (-5%). Di poco negativo l’andamento delle macchine per il movimento terra (-1%), mentre crescono le esportazioni di gru a torre (+10%) e di macchine per la preparazione degli inerti (+8%). Le importazioni, con un valore di oltre 280 milioni di euro, crescono del 22%. La bilancia commerciale si mantiene positiva di oltre 1.113 milioni di euro, registrando tuttavia una contrazione del 12% rispetto allo periodo dell’anno precedente.

Secondo i dati raccolti da Off-Highway Research, il mercato mondiale delle macchine per costruzioni nel 2013 è stato di 74,3 mld di euro e scenderà nell’anno in corso a 72,7 mld (-2%) per poi crescere nel 2015 fino a quota 76,6 mld di euro (+5%). La zona di vendita di maggiori dimensioni risulta quella nordamericana con 20,5 mld di euro nel 2013, 22,9 mld a fine anno (+12%) e 24,5 mld nel 2015 (+7%). La Cina che era in testa alle vendite mondiali nel 2011, continua ad attraversare una fase di difficoltà: nel 2013 ha assorbito un valore pari a 17,4 mld di euro e peggiorerà la sua performance a fine anno con 15 mld di euro di acquisti (-14%), risalendo la china solo nel 2015 con 15,8 mld (+5%). Stabile risulta il mercato indiano con 1,6 mld di vendite in attesa che la fiducia diffusasi dopo le elezioni influenzi anche il settore delle costruzioni. In Giappone sono state vendute macchine per costruzioni per un valore pari a 4,7 mld di euro nel 2013 – cifra che scenderà a 4 mld a fine anno (-15%) rimanendo invariata nel 2015. In Europa, infine, il 2013 ha registrato vendite per un valore di 9,5 mld di euro, mentre il 2014 si dovrebbe chiudere con un consuntivo di 10,3 miliardi (+8%) e il 2015 di 11,1 mld (+8%).

 

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