BIM: il nuovo approccio per progettare e costruire

BIM: il nuovo approccio per progettare e costruire

Questo dossier intende mettere in luce il nuovo approccio per progettare e costruire conosciuto con l’acronimo BIM (Building Information Modeling). Si tratta di un processo che comprende rappresentazioni digitali delle caratteristiche fisiche e di funzionamento di un’opera, che genera modelli a supporto degli operatori della filiera delle costruzioni nella gestione di tutte le fasi del ciclo di vita dell’opera stessa.
Il concetto di Building Information Modeling (BIM) risale agli anni ’70 ma deve la propria popolarità a due pubblicazioni del 1992 e del 2003. Si tratta di un processo che comprende rappresentazioni digitali delle caratteristiche fisiche e di funzionamento di un’opera, che genera modelli a supporto degli operatori della filiera delle costruzioni nella gestione di tutte le fasi del ciclo di vita dell’opera stessa.
Una rivoluzione culturale che vede UNI in prima linea fin dagli albori di tale cambiamento, fin dalla pubblicazione della norma UNI 11337 nel 2009, all’elaborazione delle sue specifiche tecniche attualmente in atto. Nello specifico il GL Codificazione dei prodotti e processi costruttivi in edilizia messo al corrente dello sviluppo normativo sul BIM è diventato l’organo di interfaccia dell’ISO/TC 59/SC13 Organization of information about construction works e del CEN/BT/WG 215 Building Information Modeling (BIM) recentemente attivatosi. E’ presente su entrambi i fronti con esperti italiani nominati.
A livello nazionale, il GL sta elaborando una specifica tecnica sui criteri applicativi di raccolta e archiviazione dell’informazione tecnica, modelli per la predisposizione di schede tecniche per prodotti da costruzione.
E’ prevista altresì l’elaborazione di una specifica tecnica sui criteri applicativi di denominazione dei prodotti da costruzione, nonché la revisione della UNI 11337 sui criteri di codificazione di opere e prodotti da costruzione, attività e risorse – Identificazione, descrizione e interoperabilità.
Il BIM non è solo presente e futuro, ha un passato che risale all’immediato Dopoguerra, che basandosi sull’aspirazione di coniugare Architettura e Industria, ha coinciso con una idea processuale del Costruire.
La sua storia normativa, invece, risale alla seconda metà degli anni ’80 nel comitato di normazione internazionale per l’automazione industriale (ISO/ TC 184), in particolare nel settore dello scambio dei dati fra diversi sistemi CAD per la progettazione di parti e prodotti meccanici. Nonostante le prime difficoltà, il percorso normativo è proseguito a ondate fino ai giorni nostri, quando praticamente l’intero mondo manifatturiero adotta la norma ISO 10303 Industrial automation systems and integration – Product data representation and exchange per la comunicazione delle informazioni di progetto.
Problemi simili a quelli riscontrati nei settori manifatturieri più avanzati hanno spinto a fondare un consorzio al quale hanno aderito da subito dodici aziende gravitanti nel settore delle costruzioni con il mandato di sviluppare un product model, simile a quello sviluppapto dall’ISO/TC 184, specifico per il settore delle costruzioni, utile per gli operatori in tutto il ciclo di vita delle costruzioni dall’ideazione alla costruzione, dalla gestione alla ristrutturazione e/o dismissione.
Il protocollo nato è diventato nel 2013 la norma tecnica ISO 16739 Industry Foundation Classes (IFC) for data sharing in the construction and facility management industries. E’ a fronte del quadro normativo esistente sopra descritto che si sono sviluppati l’ISO/TC 59/SC13 e il nuovo CEN/BT/WG 215.
Al fine di mettere a regime questo metodo di gestione dell’informazione nel settore è stata redatta la specifica norma UNI 11337:2009 Edilizia e opere di ingegneria civile. Criteri di codificazione di opere e prodotti da costruzione, attività e risorse. Identificazione, descrizione e interoperabilità, che può essere considerata in ambito nazionale il primo tentativo di uniformare le regole e i criteri da adottare per l’identificazione e la descrizione di soggetti, oggetti e azioni impiegati nella realizzazione di un’opera.
Dalla complessità del sistema produttivo del settore delle costruzioni, dalla gestione della complessità informativa che il processo stesso impiega e genera, è nato il progetto Innovance, quale piattaforma interoperabile di interscambio informativo, che mira a favorire il deposito e l’estrazione strutturata delle informazioni da parte di tutta la filiera a favore di tutto il processo, al fine di consentire questo indispensabile passaggio dalla modellazione ed il graficismo alla gestione informativa.

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