La riqualificazione al centro di REbuild 2014

La riqualificazione al centro di REbuild 2014

La riqualificazione sostenibile è al centro di qualsiasi dibattito in Europa ed in Italia dove è necessario diventi la base di una nuova strategia di rilancio del settore edilizio che pesa un quinto del PIL italiano, e rappresenta una leva importante per la politica energetica e di contenimento dei costi della pubblica amministrazione. Spiega Gianluca Salvatori, co-ideatore di REbuild: «la riqualificazione è una grande opportunità per il nostro Paese, che può creare 400mila posti di lavoro nel settore dell’edilizia, se il mercato saprà sfruttarla. Secondo la stessa Banca d’Italia la ripresa ha un nome e un cognome: “investimenti fissi”, in particolare investimenti pubblici nella riqualificazione, che da anni scendono mentre la qualità delle infrastrutture peggiora a vista d’occhio, lasciando un Paese deturpato e poco attraente».

A REbuild 2014, a Riva del Garda, il 25 e 26 Settembre, si affronterà la crescente articolazione del settore della riqualificazione e gestione sostenibile dei patrimoni immobiliari attraverso due linee di approfondimento. Se da un lato, infatti, è necessario capire i modelli che funzionano nei diversi approcci ai processi di riqualificazione in Italia e Europa, dall’altro è necessario comprendere come rendere tali approcci replicabili su larga scala, in modo che possano servire come volano per il rilancio del settore e come una strategia efficace per aumentare l’indipendenza energetica italiana.

Due quindi le aree tematiche di REbuild 2014:

  • “Best practices: la riqualificazione che funziona”. Si parlerà di casi di successo attraverso l’analisi di molteplici modelli funzionali, concreti e replicabili. Un approfondimento formativo con casi di eccellenza dall’Italia e dal mondo, dedicato ai progettisti ed ai professionisti del settore. Si sonderà la riqualificazione a 360°: dalla progettazione integrata alla gestione sostenibile, dal soft al deep retrofit, la riqualificazione radicale, che si distingue dai normali interventi light spesso finanziati dagli sgravi fiscali sulle “normali” ristrutturazioni. Diversificato anche l’approccio, dai progetti di piccole e grandi dimensioni: residenza e realtà condominiali, terziario, grande distribuzione, social housing e rigenerazione urbana.
  • Scaling-up. La riqualificazione a larga scala”: oggi è necessario capire come i progetti di riqualificazione efficienti e sostenibili possano essere replicati su larga scala e rappresentare una soluzione strategica per il sistema Paese. «Solo nella pubblica amministrazione stimiamo che con l’applicazione di una strategia di deep retrofit si potrebbe raggiungere una riduzione dei consumi del 30-35% entro il 2020. Con quasi 2mld di € di risparmi per i cittadini ogni anno e un ritorno degli investimenti in tempi brevi», spiega Thomas Miorin, co-ideatore di REbuild e direttore di Habitech.

I lavori, condotti con esperti nazionali e internazionali, cercheranno di comprendere come moltiplicare le tipologie di intervento capaci di realizzare prodotti immobiliari finanziabili che riscontrino un reale interesse degli investitori e del mercato; individueranno quali sono le priorità e le condizioni per cui finanza, legislatori, gestori di patrimoni immobiliari, SGR, possono far crescere il mercato  della riqualificazione e gestione sostenibile dei patrimoni immobiliari e fare ripartire il settore.

Spiega Thomas Miorin, direttore Habitech e co-ideatore di REbuild: «oggi ci sono differenti approcci alla riqualificazione: per ciascuno di questi a REbuild individuiamo risposte concrete. Sia dal punto progettuale e tecnologico che da quello immobiliare, finanziario e legislativo. In Italia si è parla di riqualificazione in termini ancora troppo generali e poco strutturati. E’ necessario sviscerare le differenze di questi modelli, capire quali approcci di riqualificazione abbracciare e quali sono le condizioni di replicabilità nel nostro Paese».

LE SESSIONI

Nella sezione tematica “Best practices: la riqualificazione che funziona” si dibatteranno le differenze di approcci nella riqualificazione di patrimoni immobiliari pubblici e privati. Una sessione fondamentale per individuare le modalità più efficaci per raggiungere gli obbiettivi e garantire il ritorno sull’investimento.

Focus sui mercati più avanzati: quello dell’intervento integrato e quello del deep retrofit, la riqualificazione radicale. Porteremo quindi vari esempi di grande valore e casi di eccellenza internazionali selezionati, sia attraverso la Call for Speakers ed il Premio REbuild, sia grazie a ricerche eseguite dal team REbuild, che raccontino in concreto le strategie di intervento nel deep retrofit.  Nel panel sulla gestione smart e il miglioramento continuo delle prestazioni si parlerà di come condurre una gestione intelligente dell’edificio e di quantificazione del risparmio.

Ancora più pragmatica sarà la presentazione dei casi vincitori del Premio REbuild, progetti di riqualificazione realizzati e best practice che serviranno come benchmark per i futuri progetti in Italia. Un’occasione per conoscere in prima persona i migliori progettisti italiani e ascoltarli dialogare con i costruttori, sviluppatori, impiantisti, produttori di tecnologie e, non ultimo, il mondo della finanza.

Infine per chi fosse interessato alla gestione di assets del settore retail ci sarà la sessione   “Business case della sostenibilità nella grande distribuzione”, un dibattito dove property e progettisti interverranno per discutere del ruolo della sostenibilità nella gestione delle proprietà per il mondo commerciale.

Per la sezione tematica “Scaling-up. La riqualificazione a larga scala” quest’anno si lavorerà sulla crescita del mercato italiano, partendo dall’integrazione della filiera e dall’individuazione di strategie scalabili a livello nazionale. Una sezione di grande interesse per policy-maker, asset e property manager e operatori della finanza.

Verrà presentata una sessione per analizzare i vari strumenti della finanza, in modo differenziato per tipologia di riqualificazione e di business. Saranno protagonisti i condomini – un importante segmento del mercato – il terziario, il social housing e la riqualificazione a scala urbana.

Creeremo quindi un’agorà d’incontro tra mercato, PA e politica per un dibattito partecipativo multi-settore, anche su nuove proposte normative e regolamentari come ad esempio la riforma del testo unico sull’urbanistica. Un confronto che vedrà partecipare le principali imprese e associazioni imprenditoriali oltre che i responsabili di riferimento dei dicasteri di Infrastrutture, Trasporti e Ambiente. Un evento organizzato in base ai feedback dei partecipanti dell’edizione 2013, a conferma che il mercato vuole segnali concreti dalla politica e dalle amministrazioni e che un contesto legislativo coerente è fondamentale per rilanciare il mercato, come accaduto in UK o Danimarca e altri paesi EU.

Avremo quindi un focus sulla gestione “future proof” dei portafogli (a prova di futuro) dove interverranno, a lato dei property manager, il mondo delle assicurazioni e dei fondi pensionistici per raccontare i vantaggi economici di queste strategie. Oggi si deve pensare un prodotto immobiliare che sia attuale e efficiente anche tra 40/50 anni, ipotizzando scenari ambientali, sociali e tecnologici del futuro molto diversi dagli attuali. Come saranno gli edifici nell’era delle auto elettriche? Come andranno costruiti per essere resilienti al climate change? Come dovranno essere gestiti gli immobili in una società con una sempre maggiore densità di abitanti?

REbuild, come negli anni passati, lavorerà attraverso un confronto, un dialogo attivo tra tutti le componenti della filiera, dai progettisti al finance, dai produttori di tecnologie ai property manager, le ESCo, i fondi immobiliari. «Per fare questo il programma 2014 di REbuild concentra la sua attenzione sulla creazione di una piattaforma comune per l’intera filiera», spiega Salvatori «dove confrontarsi in sezioni tecniche e fortemente specializzate, pensate per gli operatori più evoluti del settore, che sono interessati a conoscere i punti di vista dei propri interlocutori al fine di innovare la propria offerta di business».

 

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