CSC parla di una crescita, ma mancano occupazione e credito

CSC parla di una crescita, ma mancano occupazione e credito

CSC, il centro Studi di Confindustria ha sottolineato come le economie avanzate siano in fase di accelerazione, mentre continuano a frenare quelle emergenti; CSC parla, infatti, di una crescita globale positiva, perché il cambio di passo delle prime (soprattutto degli USA) è superiore allo scalare di marcia delle seconde.
Segnali confortanti arrivano anche dall’Italia, specie sul fronte della domanda domestica. Il fatturato industriale interno in volume sta aumentando ormai da un anno, la fiducia migliora anche tra le imprese dei servizi, i consumi risalgono e le condizioni per investire sono meno negative.
A rallentare il passo però restano l’occupazione e il credito. E’ vero che l’occupazione risente sempre con ritardo delle svolte produttive, ma l’emorragia di posti rimane copiosa; il rilancio dei contratti a termine può aiutare a fare più assunzioni.
Relativamente alla contrazione del credito, questa prosegue nei primi mesi del 2014 a ritmi molto elevati, anche se in parte compensati dal miglioramento della liquidità grazie al pagamento dei debiti della PA.

Secondo il CSC il rischio è connesso a tali freni e si chiama deflazione. Il rimedio può essere solo un rapido intervento della BCE, pienamente in linea con il suo mandato; aver stoppato l’apprezzamento dell’euro è solo il primo passo per arrestare la spirale. La crisi Ucraina, ovviamente, non aiuta.

Fonte Teleborsa

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