Anche i classici del design hanno bisogno di essere innovati

Anonimo
Michael Sieger

Senza tempo, architettonica e funzionale, la serie di successo Happy D. di Duravit, creata da sieger design, si è affermata come icona del design e per quasi 15 anni ha ricoperto un ruolo fondamentale nella progettazione del bagno. Nel 2013, sieger design con Happy D.2 ha riformulato questo classico in maniera nuova, orientandolo al futuro.

1. Quest’anno avete creato per Duravit Happy D.2, una versione completamente nuova della serie di successo Happy D. Ci può innanzitutto spiegare perché Happy D. da 15 anni ha tanto successo?

Happy D. è un archetipo moderno con proporzioni classiche.
La serie è nata senza modelli diretti, scaturisce da singoli elementi stilistici, che hanno caratterizzato per decenni la nostra percezione di un bagno di alto livello.
Per esempio, l’utilizzatore riconosce le dimensioni e i diametri generosi oppure la conformazione caratteristica del bordo. In Happy D. abbiamo preso queste caratteristiche e le abbiamo tradotte in un nuovo design dal profilo piatto, linee diritte e rotondità simmetriche.
E così la serie è diventata senza tempo, di lunga durata e pertanto sostenibile.
In qualsiasi progetto, la storia e la personalità del prodotto, il suo carattere distintivo, sono per noi importanti.

2. Perché ha senso rielaborare una serie invece di progettarne una completamente nuova?

Tempo significa cambiamento. In quanto designer, osserviamo la società, i suoi mutamenti e i suoi bisogni probabilmente in maniera più approfondita di qualsiasi altro professionista. Siamo come dei sismografi, che percepiscono le tendenze attuali ancora prima che queste siano misurabili. Le nostre impressioni ed analisi determinano la strategia e la forma specifica di un prodotto. E queste dimostrano che anche i classici devono essere innovati. Happy D.2 rappresenta una nuova leggerezza. L’abbiamo dotata di un volto nuovo, ma allo stesso tempo ne abbiamo mantenuto i tratti distintivi. Un perfezionamento contemporaneo, nel vero senso della parola, poiché, grazie alle linee raffinate, Happy D.2 appare molto più leggera e fresca della precedente serie del 1998. Inoltre, sono state apportate anche alcune novità tecniche che l’hanno resa ancora più interessante.

Duravit HappyD New

 

3. Cosa La attrae maggiormente nel progettare un bagno? Quale ritiene sia il Suo compito?

Bagno e cucina sono gli ambienti centrali di case e appartamenti, attorno ai quali si dispongono le altre stanze. Le persone desiderano trascorrere sempre più tempo in bagno in modo emozionale, godere del confort e contemporaneamente rafforzare la propria salute, a volte da soli, ma sempre più spesso con il partner o con l’intera famiglia. Più aumenta il peso della quotidianità, più abbiamo bisogno di luoghi in cui rifugiarci urgentemente, che ci aiutino nella prevenzione e a migliorare la qualità della vita. Oltre all’essere in buona forma, salute e benessere saranno i temi dominanti dei prossimi dieci anni, se non addirittura della prossima generazione. Il bagno è il luogo deputato all’igiene personale. Sta evolvendo in luogo in cui rifugiarsi e dove l’utilizzatore supera le necessità basilari di cura del corpo, dedicandosi allo spirito e recuperando le forze. Il nostro compito è pertanto quello di creare un ambiente confortevole, da vivere e che promuova anche percorsi personali.

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