Leggeri segnali di rallentamento della crisi immobiliare

Leggeri segnali di rallentamento della crisi immobiliare
Leggendo i dati dell’Agenzia dell’Entrate, sono diminuite del 25,8%, nel 2012, le compravendite delle case, attestandosi su circa 444.000 transazioni. In sei anni, dal 2007 al 2012 il numero abitazioni compravendute si è ridotto del 48,9% riportandosi ai livelli di metà anni ottanta.
I primi nove mesi del 2013 segnano una riduzione del 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un progressivo rallentamento della caduta nel corso dell’anno (-14,2% del primo trimestre, -9,3% del secondo e -5,1% del terzo trimestre).
Le prospettive a breve termine del mercato immobiliare residenziale rimangono, tuttavia, ancora incerte in ragione delle persistenti difficoltà economiche delle famiglie che in questi anni hanno sperimentato una riduzione del reddito disponibile e della propensione al risparmio e di un accesso al credito a medio-lungo termine per l’acquisto di abitazioni ancora molto difficile.
In tal senso, da rilevare l’azione del Governo che, attraverso l’emanazione del DL Casa, convertito in L.124/2013, ha introdotto alcune misure ad hoc per rilanciare il mercato dei mutui.
D’altra parte, le norme riguardanti la riforma della tassazione immobiliare contenute nella Legge di Stabilità 2014 (L.147/2013) potrebbero rappresentare un serio ostacolo alla effettiva ripresa del mercato immobiliare residenziale, anche in considerazione del fatto che le continue modifiche al regime fiscale immobiliare creano confusione e sfiducia verso l’accesso al bene casa.
Fonte Ance

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