REbuild 2013, per spostare l’attenzione sul fare

Con la prima edizione di REbuild dello scorso anno, si è aperto un capitolo mettendo in chiaro alcune cose: non c’è più crescita per il mercato nazionale tradizionale delle costruzioni; la riduzione del consumo di suolo costituisce un vincolo inscindibile per la ripresa del settore; la frammentazione tra la filiera edile, finanziaria e tecnologica blocca nuove possibili strade; la redditività nella gestione dei patrimoni perde quota e i processi di valorizzazione sono difficilmente finanziabili con le vecchie prassi di mercato.
Durante i mesi trascorsi dopo la prima edizione di REbuild, vi è stata un’accelerazione ed una convergenza verso il tema della riqualificazione. E non solo a livello italiano. Dall’Inghilterra alla Germania si stanno sviluppando strategie nazionali e strumenti dedicati. In Germania 1 euro investito in riqualificazione genera 2-5 euro di gettito fiscale derivato principalmente da nuova occupazione. Alcune di queste esperienze sono ormai note e largamente testate. Il patrimonio immobiliare, se riqualificato, può contribuire alla crescita del paese, anziché essere solo oggetto di tassazioni.

Per questo la seconda edizione di REbuild vuole spostare ancora di più l’attenzione sul fare.
Le numerose buone pratiche presentate a Riva del Garda durante l’appuntamento dell’anno passato ne hanno dimostrato la fattibilità in termini di mercato: anche le idee più complesse si possono realizzare. Assieme.
Per crescere bisogna allargare il proprio network: REbuild sarà l’occasione di incontrare operatori che vogliono mettere in campo approcci pionieristici al mercato. 

REbuild
PALAZZO CONGRESSI RIVA DEL GARDA
26 e 27 novembre 2013
http://www.rebuilditalia.it

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