Dal Parlamento europeo meno rischi per chi acquista casa

Limitati i rischi per chi acquista casa; dal Parlamento europeo arriva l’approvazione provvisoria delle nuove norme.
Prima di adottare la normativa nel suo insieme, tuttavia, i parlamentari europei si accingono al perfezionamento della stessa e chiedono agli Stati membri un impegno a garanzia della sua corretta applicazione nei rispettivi territori, ovvero in tutta l’Unione europea.
La legislazione, che coprirà le ipoteche su immobili residenziali, immobili residenziali che comprendono uno spazio ufficio e terreni edificabili, tutelerà maggiormente gli acquirenti di immobili.
Questi ultimi avranno infatti diritto ad essere meglio informati in fase precontrattuale su costi e rischi legati all’assunzione del mutuo, verranno parzialmente difesi dalle oscillazioni di mercato che gonfiano le rate dello stesso e, infine, saranno meglio protetti in caso di mancato rimborso del prestito.

In ambito precontrattuale, il testo di legge prevede che chiunque contragga un mutuo nell’Ue debba ricevere informazioni comparabili sui prodotti disponibili che comprendono il costo totale e le conseguenze finanziarie nel lungo periodo previste dal prestito. Le condizioni di credito offerte ai mutuatari dovrebbero inoltre corrispondere alla loro situazione finanziaria attuale e tener conto delle loro prospettive e delle possibili regressioni.
Gli acquirenti dovrebbero altresì poter usufruire di un periodo di riflessione obbligatorio di 7 giorni prima della sottoscrizione del prestito, oppure di 7 giorni per esercitare il diritto di recesso dopo la conclusione del contratto.
Per quanto concerne il periodo contrattuale, il Parlamento europeo ha inserito norme più flessibili, come il diritto del mutuatario di rimborsare il prestito iniziale, e soggette a modalità che potranno decidere gli Stati membri.
Previsto anche il diritto del creditore a un equo indennizzo per il rimborso anticipato, ma sarà vietato chiedere ai mutuatari di pagare penali per lo stesso.
Secondo le nuove norme, per i prestiti erogati in valuta estera il mutuatario dovrà essere informato prima della firma del contratto che l’importo delle rate da corrispondere potrebbe aumentare. In alternativa, al mutuatario potrebbe essere consentito di cambiare la valuta, a determinate condizioni e al tasso di cambio indicato nel contratto di prestito.
Relativamente alla protezione contro l’inadempienza, i parlamentari europei hanno aggiunto una norma che prevede che la restituzione delle garanzie, come la proprietà stessa, sarà sufficiente a rimborsare il prestito, a condizione che il creditore e il debitore lo abbiano esplicitamente accettato nel contratto di prestito.
Qualora un beneficiario non rimborsi il prestito, la legislazione dovrebbe infine includere requisiti per la vendita della proprietà volte a ottenere “il miglior prezzo possibile”, per agevolare il rimborso del debito residuo, in modo da proteggere i consumatori e prevenire il loro indebitamento eccessivo per lunghi periodi.

 

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