Macchine per costruzioni in grande difficoltà

Macchine per costruzioni in grande difficoltà

Momento di grande crisi per il mercato italiano e difficoltà di entrare nei mercati esteri: sono i due principali elementi che connotano la situazione del comparto delle macchine per l’edilizia.
Per latro la recessione non pare neppure in fase di esaurimento: s
econdo il Construction equipment Outlook realizzato da Unacea e Prometeia la recessione nel mondo dell’edilizia nel 2013 farà registrare complessivamente una flessione del 4,1%. All’interno di questo trend al genio civile andrà anche peggio (-6%). Le previsioni per il 2014 descrivono per il totale degli investimenti in costruzioni un ulteriore calo dell’1,8%. “Le opportunità di riattivazione del comparto – si afferma nello studio – rimangono legate ad un possibile allentamento della disciplina fiscale a livello comunitario che consenta di escludere dai vincoli del Patto di Stabilità almeno una parte degli investimenti nelle infrastrutture come il co-finanziamento dei fondi strutturali UE e le risorse per le infrastrutture inserite nel progetto delle reti trans-europee (Ten-T).”

Molto preoccupante è l’accelerazione della flessione delle esportazioni di macchine per costruzioni che, secondo i dati Istat rielaborati da Unacea e Prometeia, dopo esser rismaste sostanzialmente stazionarie nel periodo gennaio-febbraio, perdono nel primo trimestre dell’anno oltre 12 punti percentuali fermandosi intorno ai 523 milioni di euro. Dando uno sguardo ai subsettori, diminuiscono le esportazioni di macchine stradali (-29,5%), macchine movimento terra (-26%) e per il calcestruzzo (-4,3%), mentre crescono le gru a torre ( 11,1%), le macchine per la perforazione ( 3,9%) e per la preparazione degli inerti ( 8%). Rispetto alle destinazioni dell’export italiano di settore rimane in testa l’Europa occidentale (-23,6% rispetto al primo trimestre 2012), seguita da quella orientale più Turchia (-26,9%), Asia (-26,6%), Nord America (18,8%), America Latina (47,4%), Africa (17,7%) e Oceania (13,1%). In calo del 28% anche le importazioni (87 milioni di euro) che scontano l’andamento negativo delle vendite in Italia. Unica nota positiva è l’attivo della bilancia commerciale (436 milioni di euro) che tuttavia cala dell’8% rispetto al dato registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

Per quanto riguarda la produzione (circa 2,7 miliardi di euro nel 2012) l’indagine flash condotta da Unacea su un campione di aziende prevede per la fine dell’anno un risultato stazionario oscillante intorno allo zero per cento di crescita. “Ormai il tasso di prodotto esportato nel nostro settore – dichiara Enrico Santini, presidente di Unacea – supera in media il 71% con molte punte oltre il 90%. Dopo il dimezzamento del fatturato dell’industria italiana del 2009, si lavora però su volumi ridotti a causa del crollo del mercato italiano. La mancanza di politiche di crescita e l’assenza di misure specifiche riguardanti le macchine per costruzioni sta rischiando di distruggere un comparto che fino a qualche anno fa era ai primi posti in Europa.”

Tra le principali misure richieste da Unacea a sostegno del comparto delle macchine per costruzioni si ricordano: l’istituzione di un’anagrafe obbligatoria di tutti i macchinari per le costruzioni quale strumento adeguato per permettere d’individuare posizione, caratteristiche, proprietà̀ e tasso di obsolescenza di tali mezzi in tutto il ciclo di vita, consentendo alle autorità̀ pubbliche una sorveglianza di mercato efficiente e alle forze dell’ordine il contrasto dei furti, permettendo altresì̀ di varare in maniera mirata, al livello locale, misure di protezione dell’ambiente e di tutela della sicurezza; l’introduzione nei bandi di gara di sistemi premiali nei confronti delle imprese edili che utilizzano macchine di ultima generazione, più sicure, efficienti e rispettose dell’ambiente; un provvedimento per diffondere l’utilizzo del mescolatore nella produzione industriale di calcestruzzo (ovvero per quantità superiori a 1.500 metri cubi), garantendo la sicurezza del prodotto a monte, nella centrale di betonaggio.

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