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Presentate da CIG (Comitato Italiano Gas), Assotermica (Associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici) e Confindustria Ceced Italia (Associazione dei produttori di camini e canne fumarie) le raccomandazioni tecniche per la CORRETTA REALIZZAZIONE DEI SISTEMI DI EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE DEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO DOMESTICO alla luce delle recenti disposizioni legislative CIG, Assotermica e Confindustria Ceced Italia hanno definito congiuntamente una serie di raccomandazioni tecniche attuative dell’attuale legislazione tecnica relativa all’evacuazione dei prodotti della combustione (pdc) generati dagli impianti di riscaldamento domestico a gas. Le raccomandazioni, frutto di un’analisi tecnica oggettiva sono state formulate in considerazione dei progressi tecnologici degli apparecchi e dei livelli di emissione oggi raggiungibili con le migliori tecnologie disponibili, nonché nell’ottica di favorire una rapida ed efficace messa in sicurezza di migliaia di impianti autonomi con problemi alle vecchie canne fumarie (es. nei condomini). Obiettivo delle raccomandazioni è di evitare che si prolunghi l’attuale situazione di incertezza interpretativa che potrebbe avere una dannosa deriva, con il rischio concreto per gli operatori di realizzare impianti non conformi alla regola dell’arte. Oggi, con le molteplici disposizioni in vigore, poco chiare e spesso contraddittorie, è divenuto molto difficile per un installatore individuare le condizioni per scegliere di proporre legittimamente l’evacuazione a parete invece di quello a tetto. A conclusione di uno studio approfondito da parte dell’industria e del CIG, le raccomandazioni allegate elencano, in modo chiaro e sintetico i casi che richiedono l’evacuazione dei prodotti della combustione sopra il tetto e quelli in cui è invece possibile, in deroga, scaricare a parete, superando così le difficoltà interpretative della legislazione vigente. Inoltre, con occhio attento ai più recenti sviluppi tecnologici, nelle raccomandazioni vengono anche considerate le possibilità di utilizzo di generatori ibridi forniti da un singolo fabbricante, che integrino almeno una pompa di calore e una caldaia a gas a condensazione con basse emissioni. Nello spirito di un approccio pragmatico e chiaro, gli estensori delle raccomandazioni intendono fornire a tutti i tecnici del settore i riferimenti per operare correttamente. Ciò è da considerarsi quale fattivo contributo alla certezza della rispondenza alla regola dell’arte nell’ambito degli obblighi vigenti. Raccomandazioni Tecniche per la corretta realizzazione dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione degli impianti di riscaldamento domestico 1. Scopo delle presenti raccomandazioni Fornire agli operatori di settore delle raccomandazioni funzionali di carattere tecnico per la realizzazione di impianti termici conformi alla regola dell’arte. 2. Raccomandazioni tecniche Gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari, qualora oggetto di nuovi interventi, devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell’edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione legislativa e dalla normativa tecnica vigente, nei seguenti casi: nuove installazioni di impianti termici, anche se al servizio delle singole unità immobiliari; ristrutturazioni di impianti termici centralizzati; ristrutturazioni della totalità degli impianti termici individuali appartenenti ad uno stesso edificio; trasformazioni da impianto termico centralizzato a impianti individuali. Qualora si installi un singolo generatore di calore a gas a condensazione, i cui prodotti della combustione abbiano emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kWh è possibile scaricare a parete nei seguenti casi: singola sostituzione di caldaia che precedentemente scaricava in canna collettiva ramificata; singola sostituzione di caldaia che precedentemente scaricava a parete, anche se al servizio di una singola unità immobiliare; singolo distacco dall’impianto termico centralizzato; nuove installazioni di impianti termici individuali in edificio assoggettato dalla legislazione nazionale o regionale vigente a categorie di intervento di tipo conservativo, precedentemente mai dotato di alcun tipo di impianto termico, a condizione che non esista camino, canna fumaria o sistema di evacuazione fumi funzionale ed idoneo, o comunque adeguabile allo scopo; singole ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell’edificio, funzionali ed idonei o comunque adeguabili alla applicazione di apparecchi a condensazione. Qualora vengano installati uno o più generatori ibridi (intendendosi con ciò un sistema fornito da un singolo fabbricante composto almeno da una caldaia a condensazione a gas a basse emissioni e una pompa di calore), è altresì possibile scaricare a parete nei seguenti casi: trasformazione da impianto termico centralizzato ad impianti termici autonomi in edificio ad uso abitativo con numero di piano non superiore a 4; trasformazione da impianto termico centralizzato ad impianti termici autonomi in edificio in precedenza destinato al terziario/industria avente rapporto S/V* non inferiore a 0,15 Sono fatti salvi specifici provvedimenti restrittivi emessi per motivi igienico sanitari dall’autorità locale che potrebbero applicarsi in una particolare area/zona del territorio comunale. Corretta realizzazione di sistemi di evacuazione del riscaldamento domestico 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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