Labirinti Urbani

Labirinti Urbani

L’installazione “Labirinti Urbani” di Stefano Gargiulo (Kaos Produzioni) si pone sicuramente come una rara eccezione, nel campo dell’usuale prassi dell’allestimento espositivo.
Volta a esprimere in forma di concept di immediatezza icastica, il rapporto verde contesto urbano in una sua auspicabile e possibile rifondazione culturale, entro la quale la vegetazione – anche quella produttiva di tipo ortofrutticolo – ritrovi una dimensione protagonista nella definizione identitaria dei luoghi della socialità condivisa, l’opera di Gargiulo assume il fattore “tempo” quale cartina al tornasole disvelatrice, al di là delle parole e degli slogan, della reale apertura – o chiusura – della nostra società rispetto a un futuro sostenibile.
Il tempo della natura, infatti, è quello della “longue durée” degli Annalisti Francesi; lontano dall’attimo e dall’accelerazione del dato congiunturale, finanziario, speculativo,… entro cui siamo tutti freneticamente compressi e compromessi (fisicamente e moralmente), e al contrario in accordo con il respiro ampio e senza fretta delle stagioni e del ciclo eterno della vita e della morte.
Un’installazione, dunque, che non ha paura di presentarsi in una sua iniziale “crudezza”, dove i pallets (i mattoni della città disorientante e spaesante) prevalgono con la loro immagine volutamente dimessa e periferica, per poi affidare al naturale progresso dello stato vegetativo delle piante in essa inserita il crescente e vitalizzante abbraccio del verde e la palingenesi (il labirinto non è il luogo dove per definizione ci si perde e ci si ritrova?) di un nuovo modo di stare insieme nella città.
Ci vuole coraggio per proporre una simile installazione nel Fuori Salone, luogo per definizione dell’impatto immediato, dello shock, della provocazione, del lampo che si spegne in un istante, ma che in quell’attimo abbaglia di luce, come si conviene a ogni evento fieristico. Eppure, non possiamo non apprezzare questa pietra di inciampo, che viene posta sul percorso delle folle di visitatori che vagheranno per le molteplici offerte di eventi e presentazioni della settimana… Perché davanti a essa, di fronte al suo naturale tono dimesso, al suo ritmo lento, saranno costretti a pensare se i tanti e tanto reclamizzati prodotti e brand bio-eco-sostenibili, che avranno avuto modo di vedere e toccare, siano veramente tali a confronto con l’unica depositaria di certificato doc in tale campo… la Natura.

“Labirinti Urbani”
di Stefano Gargiulo (Kaos Produzioni), con la collaborazione di Chiara Bettoni e Lorenza Luna Bonamore, insieme a Francesca Di Florio e Chantal Limonta (Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano), e di Fabio Cesarano.

 di Gustavo Macchiavelli

“Posti di Vista – 10° edizione” presso la Fabbrica del Vapore di Milano, 9-14 aprile, mar – gio e dom: 10.00 – 24.00 / ven – sab: 10.00 – 2.30

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