Piemonte: 40 milioni di euro per la sicurezza delle scuole

Al via la seconda fase del Piano straordinario per l’edilizia scolastica varato dalla Regione Piemonte che prevede il finanziamento  di 182 interventi per la messa in sicurezza di edifici già esistenti e 15 per la costruzione di  nuove scuole.
Continua l’impegno concreto della Regione per l’edilizia scolastica: il presidente Roberto Cota e l’assessore all’Istruzione, Alberto Cirio, hanno presentato il 27 novembre la seconda fase del piano straordinario avviato all’inizio dell’estate.
Il bando rivolto ai Comuni con meno di 10mila abitanti, chiuso a settembre, ha ammesso a finanziamento 197 interventi per un totale di 40 milioni di euro: 22 nell’Alessandrino per oltre 3,8 milioni, 17 nell’Astigiano per 4 milioni, 13 nel Biellese per oltre 2,3 milioni, 47 nel Cuneese per 9,9 milioni, 17 nel Novarese per 3,4 milioni, 57 in provincia di Torino per 12,5 milioni, 12 nel Vercellese per circa 2 milioni e 12 nel VCO per oltre 2 milioni.

Le richieste ammesse riguardano:
* 15 nuove costruzioni, per un contributo di 500mila euro ciascuno: 7 in provincia di Torino, 3 nell’Astigiano, 4 nel Cuneese e una nel Novarese;
* 182 interventi sull’edilizia esistente: di questi, 83 avevano partecipato già al bando 2011, erano stati dichiarati ammissibili ma non finanziati e sono stati automaticamente inseriti nel Piano 2012/2014, evitando ai Comuni di sostenere nuove onerose spese per la presentazione ex novo del progetto.

“Siamo da sempre un territorio virtuoso e continuiamo in questa direzione, investendo sulla sicurezza di uno dei patrimoni più preziosi per un territorio: le scuole – ha sottolineato il presidente Cota – Ci tengo però a precisare che questo Piano straordinario verrà sostenuto con risorse interamente regionali, perché dal Governo non abbiamo ricevuto un euro e, anzi, colgo l’occasione per ricordare che le nostre Province attendono ancora i circa 40 milioni promessi ormai da troppo tempo dallo Stato. Inoltre, ribadiamo la necessità che il Governo sblocchi dal patto di stabilità le risorse destinate agli edifici scolastici, perché altrimenti molti piccoli Comuni si ritroveranno nel paradosso, pur avendo finalmente le risorse grazie alla Regione, di non poterle spendere per non sforare i limiti imposti dal Governo Monti”.

“Abbiamo il dovere di garantire la sicurezza dei nostri figli quando sono a scuola – ha aggiunto l’assessore Cirio – Quando le risorse mancano la priorità è tutelare le fasce più deboli e cioè gli anziani e i bambini. Con questo Piano straordinario riusciremo a intervenire sulle emergenze principali del nostro territorio, dando una nuova scuola ai piccoli Comuni che ne hanno più bisogno, ma anche e soprattutto preservando lo stato di conservazione degli edifici già esistenti. Strutture preziose, che ogni giorno in tutta la regione accolgono più di 500mila giovanissimi studenti e che rappresentano il cuore attorno al quale si costruisce il senso di appartenenza di intere comunità”.

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