Bioedilizia ed edilizia circolare: ecco la startup italiana che produce materiali edili sostenibili dagli scarti 23/01/2024
Edilizia sostenibile e circolare: da buone idee e scarti naturali i componenti per costruzioni e ristrutturazioni 14/02/2024
Riqualificazione verde delle aree esterne aziendali: un’opportunità benefica e sostenibile 26/10/2023
Xu Tiantian: architetto agopuntore che ripopola i villaggi rurali cinesi e scommette sull’Italia 12/09/2023
Ville con piscina, seconde case costruite in riva al mare, in un’area protetta o in zone a rischio idrogeologico, desolanti scheletri in cemento mai terminati. Sono il risultato dell’abusivismo edilizio, un fenomeno illegale consolidato e diffuso in Italia, anche grazie all’inerzia delle istituzioni preposte a contrastarlo, agli interessi della criminalità organizzata e a una carente programmazione urbanistica. Senza contare la politica dei condoni che alimenta una nuova colata di cemento fuorilegge. Secondo il Cresme, nella Penisola solo nel 2011 l’industria del mattone illegale ha realizzato quasi 26mila abusi, tra nuove case o grandi ristrutturazioni: una cifra che rappresenta il 13,4 per cento del totale delle nuove costruzioni. E dal 2003, anno dell’ultimo condono edilizio a oggi, sono state costruite oltre 258mila case illegali, per un fatturato complessivo di 1,8 miliardi di euro. Un patrimonio che non si riesce ad abbattere. Dal 2000 al 2011, secondo una ricerca realizzata da Legambiente su 72 comuni capoluogo di provincia, sono state emesse 46.760 ordinanze, mentre ne sono state eseguite solo 4.956 (il 10,6%). Dati allarmanti che indicano come il fenomeno continui a prosperare in tutto il Paese, devastando il paesaggio e alimentando una filiera del cemento illegale, intorno alla quale ruotano interessi non indifferenti. Legambiente ha perciò presentato un disegno di legge, contenente integrazioni e modifiche normative, per superare le difficoltà emerse finora nell’attuazione delle norme in vigore e per rendere più efficace e tempestivo l’iter delle demolizioni. In particolare servono maggiori azioni di contrasto, partendo prima di tutto dal potenziamento dei poteri delle autorità preposte, ridefinendo disposizioni e tempi per le attività di demolizione, e prevedendo sanzioni più severe, fino alla misura estrema dello scioglimento dell’ente locale inadempiente sul fronte delle demolizioni e del completamento dell’esame delle domande di sanatoria edilizia. Il ddl è stato presentato a Roma questa mattina, 18 dicembre, alla sala stampa della Camera dei Deputati. Tra i presenti il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, Enrico Fontana, responsabile ambiente e legalità di Legambiente, i senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, gli onorevoli Ermete Realacci e Fabio Granata, primi firmatari del ddl. “Nel nostro Paese, dove il messaggio prevalente è quello dell’inviolabilità della casa anche se fuorilegge, la demolizione delle costruzioni illegali è la migliore cura preventiva contro il vecchio e nuovo abusivismo – ha detto il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – Il fatto che ogni anno sopravvivano alle ruspe migliaia di manufatti è un chiaro segnale che esiste una rete di complicità e di omissioni da parte delle amministrazioni comunali, che invece hanno l’obbligo e non la facoltà di abbattere l’abuso ripristinando così la legalità. Un obbligo che deve esser accompagnato da strumenti e risorse adeguate, come il Fondo di rotazione da 150 milioni di euro previsto dalla legge o l’Albo delle imprese demolitrici, a cui sarà obbligatorio iscriversi”. “Oltre che sventare i continui tentativi di riaprire i termini della sanatoria edilizia del 2003, l’ultimo dei quali appena una settimana fa – ha commentato Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd e presidente onorario di Legambiente – è utile proporre strumenti in grado di monitorare e contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio. Una piaga che ha già ‘regalato’ al Paese colate di cemento illegale contribuendo ad aggravare il consumo di suolo e il rischio idrogeologico. Il progetto di legge 5588 presentato questa mattina vuole rispondere proprio a questa esigenza. Purtroppo la legislatura si avvia repentinamente a conclusione, ma è comunque importante mandare al Paese un messaggio per il sostegno e il ripristino della legalità. Augurandoci che le legge possa compiere rapidamente il suo iter parlamentare nella prossima legislatura”. Composto da 14 articoli, le novità principali del disegno di legge riguardano (art.5) le modalità di demolizioni degli immobili abusivi e (art.7) una sanzione esemplare per gli enti locali inadempienti: lo scioglimento del comune inosservante, in caso di mancata attuazione del piano di demolizione e di ripristino, entro un anno. Napoli è la città con il maggior numero di ordinanze di demolizione emesse negli ultimi 11 anni. Il capoluogo campano conta 16.837 provvedimenti, di cui riesce a portarne a termine solo 710, pari al 4% delle ordinanze. Va ancora peggio a Reggio Calabria (2.989) e Palermo (1.943), dove secondo i dati forniti dalle amministrazioni comunali non risulta eseguito neppure un abbattimento. Tra i comuni virtuosi invece si segnalano Prato (957 demolizioni effettuate, +111,5% rispetto a quelle emesse nello stesso periodo per l’esecuzione di provvedimenti relativi ad anni precedenti) e Genova, con 498 abbattimenti (25,7%). Tra le altre novità, introdotte dal ddl, vi è la creazione (art. 11) di un albo speciale delle imprese abilitate alla demolizione di opere edilizie abusive e al ripristino dei luoghi; e lo stanziamento (art. 12) di maggiori fondi, per l’esattezza 150 milioni di euro a partire dal 2013, a favore del Fondo per le demolizioni delle opere abusive a uso degli enti che provvedono agli abbattimenti. Infine la proposta di legge prevede l’istituzione (art.4) di un Osservatorio nazionale sull’abusivismo edilizio, presieduto dal Ministro dell’Ambiente e composto da regioni, enti locali, forze dell’ordine, organi giudiziari e associazioni ambientaliste impegnate sul tema. L’osservatorio, dovrà, tra le altre cose, coordinare le attività sul fronte del contrasto all’abusivismo e verificare i piani comunali di demolizione e di ripristino dei luoghi. “La lotta all’abusivismo e ai condoni – ha detto il senatore Roberto Della Seta – è l’esempio più evidente di come in Italia impegno per l’ambiente e per la legalità coincidano. È anche una prova vistosa dell’anomalia della destra italiana, che all’idea della sacralità della legge – elemento caratterizzante dei conservatori in ogni angolo del mondo – ha sostituito una ricorsa continua, e in ogni campo, a sanatorie e condoni. Ora è il momento che al no a qualsiasi ipotesi di nuovo condono si accompagni da parte dello Stato una ben maggiore capacità di demolire gli immobili abusivi: questo disegno di legge risponde a questa esigenza sempre più pressante”. “Il ddl che proponiamo – ha spiegato il senatore Francesco Ferrante – vuole innanzitutto ristabilire quel principio di legalità a cui da troppo tempo, e troppo spesso, si è derogato, con gravi colpe di chi avrebbe dovuto esercitare i controlli, a partire da molte amministrazioni locali. E per questo nel disegno di legge si prevedono sanzioni più severe, fino alla misura estrema dello scioglimento dell’ente locale inadempiente sul fronte delle demolizioni e del completamento dell’esame delle domande di sanatoria edilizia. I condoni, oltre ai danni ambientali e urbanistici, sono stati anche il simbolo più concreto di una politica imbelle e anzi complice del malaffare e la sola idea di condono ha consolidato l’idea che ad ogni abuso corrisponde una sanatoria, ed è solo questione di tempo. Per questo, il ddl che presentiamo oggi non è solo in difesa dell’ambiente ma è anche un tassello importante per una nuova e più bella politica”. Un’altra pesante eredità denunciata da Legambiente è quella dei precedenti condoni edilizi con centinaia di migliaia di richieste inevase, presentate in occasione delle leggi 47/1985, 724/1994 e 326/2003. Complessivamente le domande presentate sono state 2.051.993, quelle respinte 27.859, mentre quelle ancora in attesa di una risposta sono ben 868.335, pari al 42,3% del totale. Il primo comune come numero di domande è quello di Roma, con oltre 596.000 richieste di cui 262.314 ancora senza risposta. Ripristinare la legalità e sottrarre guadagni illeciti alla criminalità; mettere in sicurezza il territorio e chi lo abita; liberare il paesaggio dai manufatti illegali, che ne deturpano la bellezza, principale risorsa economica del nostro paese: sono questi, insomma, gli obiettivi del ddl e della campagna “Abbatti l’Abuso”, l’iniziativa promossa da Legambiente per dire stop al cemento illegale. Legambiente: proposta di legge per la demolizione del cemento illegale 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
14/09/2023 Il piano delle Nazioni Unite per decarbonizzare il settore delle costruzioni A cura di: La Redazione Un Rapporto dell'Unep offre soluzioni per decarbonizzare il settore delle costruzioni, responsabile del 37% delle emissioni, ...
12/09/2023 Le tasse che ruotano intorno al mondo immobiliare A cura di: Pierpaolo Molinengo Quali sono le tasse che devono versare i proprietari immobiliari? A quanto ammontano le imposte e ...
10/08/2023 Tari, le città nelle quali sono stati decisi gli aumenti maggiori A cura di: Pierpaolo Molinengo Nella maggior parte dei Comuni Italia è stato deliberato l’aumento della Tari. A Napoli, per il ...
05/07/2023 Ford Transit Van e Custom: pensati per la produttività La gamma aggiornata dei veicoli commerciali Ford si è affermata come un punto di riferimento nel ...
18/05/2023 Infrastrutture e PNRR: costi in più e ritardi, l’Italia è messa male A cura di: Andrea Ballocchi PNRR e infrastrutture, la maggior parte delle opere previste non è ancora partita. Ci sono 30 ...
15/05/2023 Acquistare casa: quali tasse devono essere pagate al momento del rogito A cura di: Pierpaolo Molinengo Quando si acquista casa si devono versare alcune imposte nel momento in cui si firma l’atto ...
06/03/2023 Effetto superbonus sui conti pubblici, deficit all'8% nel 2022 A cura di: Tommaso Tetro Con la riclassificazione del superbonus e del bonus facciate come crediti “pagabili”, l'Istat ha ricalcolato l'effetto ...
08/02/2023 MIBA, il mondo delle costruzioni fa sistema A cura di: Raffaella Capritti Appuntamento a Milano, dal 15 al 18 novembre, per il mondo delle costruzioni: nasce MIBA, Milan ...
12/01/2023 Aggiornata la Guida Bonus mobili dall'Agenzia delle Entrate Pubblicata dall'Agenzia delle Entrate la Guida Bonus Mobili ed Elettrodomestici aggiornata alla Legge di Bilancio 2023.
16/06/2022 Cambiamento climatico: Italia a rischio desertificazione Il 28% del Bel Paese, principalmente al Sud, ma anche Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, è ...