“La piazza del laterizio e della ceramica”

Appena spente le luci della 48a edizione del SAIE, Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia, svoltasi a Bologna dal 18 al 21 ottobre scorsi, l’attenzione è d’obbligo diretta a conoscere i numeri, le tipologie, l’affluenza dei visitatori, dati questi che senz’altro saranno fortemente condizionati dalla crisi economica e finanziaria che attanaglia il nostro Paese ormai da troppi anni.
Una crisi che tuttavia, essendo stato ipotizzato che debba esaurirsi nel breve, proprio per questo spinge gli operatori del settore ad ottimizzare risorse, puntare all’innovazione per migliorare prodotti e sistemi, aggiornare iniziative di marketing e comunicazione per trovarsi con le carte in regola al momento giusto ed assicurarsi così una “ripartenza” densa di opportunità.
Sulla base di questa strategia,  la Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi, che riunisce Confindustria Ceramica e ANDIL, hanno ancora una volta, con la presenza dei rispettivi settori, concretamente confermato il SAIE di Bologna come punto di riferimento del sistema delle costruzioni, fiera espositiva che da sempre ha fatto dell’innovazione il suo cavallo di battaglia, quest’anno con particolare riguardo al tema della ricostruzione e della sicurezza antisismica.
La “Piazza del Laterizio e della Ceramica” è stata la dimostrazione di questo riconoscimento: 2000 m2 di area attrezzata con oltre 500 m2 di grafica dedicata ai temi di attualità (efficienza energetica, sostenibilità, comfort abitativo, sicurezza, riqualificazione dell’esistente, ecc.), con oltre 30 soluzioni costruttive a scala reale matericamente presenti, e quindi “tangibili” (coperture, involucri verticali ad alte prestazioni, pavimenti, rivestimenti, divisori, ecc.), a dimostrazione che “…con il laterizio si può”.
Uno spazio appositamente riservato alle problematiche sismiche e alle soluzioni per prevenire i devastanti effetti del terremoto, insieme ad una carrellata di architetture a scala planetaria, realizzate da progettisti di fama internazionale, ma anche da illustri quanto geniali sconosciuti, hanno fatto sponda ad una sequenza di comunicazioni di carattere tecnico-scientifico, da parte di autorevoli esperti, che si sono succedute senza soluzione di continuità durante tutto il periodo fieristico, suscitando grande interesse da parte dei visitatori.
La presenza “attorno” alla Piazza di numerose aziende produttrici, pronte a fornire informazioni sui diversi “mock up” in mostra, integrandone contenuti e illustrando modalità d’impiego, ha contribuito notevolmente a restituire una immagine di settore coeso e, nonostante tutto, impegnato nel produrre prodotti e sistemi “made in Italy”, in grado di assicurare le giuste risposte alle diverse e rinnovate esigenze costruttive, mantenendo inalterati nel lungo periodo valori e funzioni, con impatti ambientali e costi di manutenzione ridotti al minimo .
Insieme ai laterizi, in un’area di circa 200 m2 sono stati esposti un centinaio di campioni della recente produzione di piastrelle italiane su 8 tavoli di design e distribuite pubblicazioni promozionali, tecniche e informative sull’industria ceramica nazionale. Un servizio di catalogoteca ha inoltre consentito la diffusione di materiale illustrativo dei produttori circa il materiale in esposizione, contribuendo ad aumentare la percezione delle capacità innovative della ceramica.

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