Be Open Awards

BE OPEN, il think-tank creato dall’imprenditrice e filantropa russa Elena Baturina per promuovere la creatività e l’innovazione, ha annunciato lo scorso 21 settembre in occasione del London Design Festival i 3 vincitori del premio BE OPEN AWARDS, uno per ciascuna categoria.

CAST: Sonic Landscape di Alexandra Kharakoz (Gran Bretagna).
Una scultura sonora e interattiva in tempo reale realizzata per accrescere la consapevolezza del pubblico sulla produzione del suono.

CITY: Evaporative Cooling Capillary di Chak Ming Sin (Hong Kong).
Un metodo sostenibile per regolare la temperature degli edifici attraverso la refrigerazione naturale, ispirato ai nidi delle termiti

FORM: Re_ di Bernier Samuel (Canada).
Un progetto sulla trasformazione e il potenziamento degli oggetti che raggiungono la fine del loro ciclo di utilizzo.

I tre vincitori riceveranno una borsa di studio per continuare il loro percorso presso alcune tra le più prestigiose scuole di design, oltre a condividere un premio di 10.000 euro per poter sviluppare ulteriormente i loro progetti.
“Il motivo per cui sono interessata al design è che racchiude il potenziale per migliorare il mondo intorno a noi” commenta Elena Baturina. “I lavori che hanno vinto il BE OPEN AWARD ne sono esempi affascinanti e sono molto felice di poter dare loro una visibilità internazionale attraverso BE OPEN”.
I progetti che si sono aggiudicati il premio sono stati selezionati tra più di 300 proposte provenienti da 47 nazioni. La giuria, presieduta da Patricia Urquiola (designer e architetto), era composta da Tom Cheshire (associate editor della rivista Wired), Daniel Charny (curatore indipendente e direttore di From Now On), Pei-Ru Keh (design editor della rivista Wallpaper), Vladimir Pirojkov (designer), Noma Bar (artista grafico), Christopher Turner (redattore della rivista ICON) e William Knight (responsabile eventi del 100% Design). L’obiettivo è quello di individuare concetti tecnologici e culturali in grado di apportare benefici all’umanità, dando priorità alle proposte che esprimono un concetto creativo e che hanno il potenziale per diventare prodotti indispensabili in futuro.
La presidente della giuria, Patricia Urquiola, commenta “Le proposte rivelano un mix interessante di coraggio e visione, ambizione ai limiti dell’impossibile ma stemperata con la giusta dose di praticità. I lavori sembrano essere guidati dall’intuizione e dalla comprensione della domanda a livello locale e nazionale, invece che da un virtuosismo egoistico. La nostra decisione si è basata sulla coerenza dell’idea, sulla sua presentazione e realizzazione piuttosto che sulle possibilità di sviluppo in tempi brevi”.
I progetti finalisti sono stati tutti presentati nello stand di BE OPEN al 100% Design di Londra come parte di BE OPEN THE SOUND OF THE FUTURE, il tema generale che ha guidato tutti i progetti della fondazione al London Design Festival 2012. La tappa Londinese del premio è la seconda parte di questo ambizioso progetto presentato a Milano lo scorso aprile in occasione del Fuorisalone.

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