Dal Governo ‘Piano città’ per rilanciare l’edilizia

Le aree urbane degradate- ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti- non vanno rigenerate solo dal punto di vista infrastrutturale: vanno stimolate le attività imprenditoriali, anche artigianali, le occasioni di lavoro, le attività formative, la riqualificazione energetica.
Bisogna puntare ad un coordinamento tra tutti questi soggetti che selezioni e concentri in una visione strategica d’insieme quegli strumenti, fondi, incentivi e programmi che in parte sono già operativi”.
Ciaccia ha indicato nel Contratto di valorizzazione urbana, sottoscritto tra tutti i soggetti pubblici e privati interessati, un possibile strumento di attuazione del “Piano per le città”, nel quale far confluire interventi variegati: dalla riqualificazione delle aree urbane degradate con il recupero del patrimonio esistente all’housing sociale che ha visto il MIT già investire 833 milioni di euro come volano di risorse anche locali e private per la realizzazione di 72 mila alloggi, di cui 11 mila già attivati. Altri interventi riguardano invece l’ammodernamento e la razionalizzazione dell’edilizia scolastica e la rivalutazione delle aree demaniali. “Le scuole a cui pensiamo- ha aggiunto Ciaccia- non saranno aperte solo poche ore, ma tutto il giorno e costituiranno un luogo d’incontro per tutto il quartiere con mille attività, anche in grado di generare reddito”.
Sono previste inoltre agevolazioni per le nuove attività commerciali e per l’efficientamento energetico, premialità fiscali per chi ristruttura o sostituisce vecchi edifici fino all’ottimizzazione del trasporto pubblico locale.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento