Ministero delle Infrastrutture: sei miliardi alle piccole opere

Il dettaglio di Ciaccia sulle singole misure – per esempio sull`edilizia scolastica dove si stima che siano coinvolte 3.600 imprese – ha convinto la platea dei costruttori delle buone intenzioni del Governo, ma non li ha ancora rassicurati sull`esito.
Un’apertura di credito verso il Ministero, ma anche richieste che restano pressanti perche` l`arrivo del Governo Monti non ha risolto i problemi gravissimi che le imprese si trovano davanti. «Molte cose sono state avviate e ne prendiamo atto con soddisfazione, ma ora servono programmi operativi immediati», dice il presidente Paolo Buzzetti, che è stato riconfermato straordinariamente fino al 2013 proprio per fronteggiare la situazione di emergenza che la categoria si trova ad affrontare. Nel discorso di Buzzetti non puo` mancare un riferimento durissimo ai ritardati pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. «Notificheremo formalmente decreti ingiuntivi contro le pubbliche amministrazioni che non pagano – dice Buzzetti -. Una forma di protesta, cui assoceremo anche un giorno di serrata generale di tutte le imprese di costruzioni, ma anche la volonta` di denunciare situazioni drammatiche e scandalose, sbattendole in faccia a quelle amministrazioni che hanno ormai superato davvero ogni limite». Tensione a mille, dunque, su questo punto e non sono ancora sufficienti le rassicurazioni che pure arrivano dall`interno del Governo, in particolare dal ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, della volonta` di rendere piu` flessibile il patto di stabilita` per gli enti locali.

Anche l`assemblea ha confermato la situazione difficilissima in cui versano le imprese. «Niente pagamenti dalle Pa, drastica riduzione dei crediti dalle banche, gravissimi problemi di liquidita`», sintetizza Buzzetti. L`assemblea ha preso una posizione molto dura anche contro quegli imprenditori coinvolti in episodi e inchieste di corruzione. «Basta, non tollereremo piu` queste forme di illegalita` che gettano discredito sulla categoria e costituiscono forme gravi di concorrenza sleale. In futuro saremo anche piu` severi, con l`espulsione dall`Ance di chi sbaglia», dice Buzzetti che ha anche ricordato la sintonia assoluta sulla dignita` del lavoro e dell`impresa con il cardinal Bagnasco. «Potrebbe essere lui il presidente dell`Ance», ha detto con una battuta.

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