Piano Casa Lombardia, cubature senza controlli

Non c’è più solo la possibilità di recuperare i sottotetti esistenti al 31 dicembre 2010, che ora potranno essere trasformati in abitazioni, e di demolire e ricostruire un palazzo più alto del trenta per cento. Ma molto di più, grazie a una serie di emendamenti presentati dalla maggioranza di centrodestra che governa la Regione, che stando al nuovo grido di allarme lanciato dall’opposizione e dalle associazioni ambientaliste rischiano di favorire l’arrivo di una nuova colata di cemento sul solo lombardo.
«Non è così — si difende l’assessore regionale all’Urbanistica, il leghista Daniele Belotti, che però ammette — certo siamo di fronte a un piano che doveva essere approvato già a dicembre e su qualche punto abbiamo dovuto trovare una mediazione. Il vecchio piano casa regionale era stato boicottato da un terzo dei comuni lombardi ed erano arrivate solo trecento domande. Dobbiamo cercare di dare qualche opportunità anche al settore dell’edilizia, ma a patto di escludere le grandi speculazioni». Un emendamento presentato proprio da un leghista, il relatore della legge Ugo Parolo, prevede infatti un premio volumetrico aggiuntivo che prescinde, in questo, caso da qualsiasi miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile.
Il premio è del dieci per cento in più per chi vuole ampliare un capannone industriale fino a una superficie massima di 500 metri quadrati, anche in deroga alle normative urbanistiche vigenti. Nel caso di un albergo, poi, l’ampliamento in deroga può arrivare a 200 metri quadrati, ma non può superare il cinquanta per cento dell’edificio e i quattro metri di altezza. Un bel regalo per i costruttori, denuncia il centrosinistra in Regione. «Il testo della legge è notevolmente peggiorato — attacca il pd Franco Mirabelli — è stato introdotto un sistema di deroghe che anziché premiare chi svolge una funzione sociale e garantire una maggiore efficienza energetica, favorisce la speculazione che non ha nulla a che vedere con la promessa iniziale di favorire chi costruisce alloggi a prezzi calmierati».
Nel nuovo testo resta l’ulteriore premio in volumetria del 5 per cento per gli interventi che riguardano gli edifici già esistenti, ma ne migliorano la classe energetica. Fa discutere, al contrario, un emendamento all’articolo 5 che prevede «che le volumetrie possano essere cedute in tutto o in parte ad altri operatori, o trasferite su altre aree di proprietà pubblica o privata», ma senza più l’obbligo del consenso del Comune.
Le domande dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2014, ma gli edifici interessati dovranno essere stati costruiti prima del il 18 luglio 2009. Termine che nel caso dei sottotetti è posticipato al 31 dicembre 2010.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento