Ascomac Cogena “36% il numero del rilancio tra Rigore, Equità e Sviluppo”

Nel superare la logica degli interventi sul singolo componente sostituito o installato, previsti dalla misura del 55% prorogata fino al 2012, il Governo indica al Paese il Futuro sostenibile, richiamando quanto previsto dalle direttive europee, rinnovando e potenziando a favore dell’Edilizia la misura del 36%, stabilizzandola nel tempo ed estendendola anche ad interventi di ristrutturazione ed a quelli conseguenti a calamità naturali.

Una “Sostenibilità efficiente, diffusa, rinnovabile”, riguardante gli immobili, fondata non più su una tecnologia (caldaia, o doppi vetri.)ma rivolta all’Edificio nel suo complesso, attraverso tutte quelle misure, strumenti, sistemi ed apparati altamente efficienti a minor consumo energetico.
“Come sempre non abbiamo seguito interessi di bottega – conferma Carlo Belvedere, Segretario Generale di Ascomac Cogena – ma abbiamo chiesto al Governo (inviando una serie di Proposte il 29 novembre, ndr) un bonus fiscale sull’investimento sostenibile per la riqualificazione urbana. Una sorta di start up che, senza speculazioni, stimoli gli investimenti energetici del Cliente finale attraverso l’adozione di Programmi per l’edilizia basati su misure, strumenti ed interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, su misure antisismiche o di ripristino di eventi calamitosi”.

“Dapprima con la proroga del 55% e soprattutto con la “nuova misura del 36% – osserva Belvedere – assistiamo finalmente ad una inversione di rotta a favore della sostenibilità dell’edilizia urbana, basata su alcuni pilastri fondanti: edifici antisismici ed energeticamente efficienti e, con essa, alla valorizzazione del ruolo anticongiunturale che da sempre caratterizza l’edilizia, ruolo al quale da oggi si ricomincia a fare ricorso”.

Una inversione di rotta che certamente favorisce gli investimenti diffusi, l’occupazione specializzata e distribuita sul territorio, determinando da un lato l’emersione degli interventi spesso effettuati secondo pratiche di evasione fiscale, e dall’altro l’apporto di un contributo positivo al bilancio pubblico.

“Per proseguire tale percorso virtuoso – ha spiegato Belvedere – riteniamo necessario altresì potenziare la detrazione del 36% allargandone l’applicabilità al sistema delle imprese e alla Pubblicazione Amministrazione e innalzando, per i soli interventi connessi con le fonti rinnovabili, l’efficienza energetica e il risparmio energetico, il limite di spesa massimo detraibile da € 48.000 a € 80.000. Su questo punto abbiamo trasmesso una nuova nota al Governo, seguendo proprio quanto l’Europa ci chiede”.

Il 2012 sarà l’anno in cui organizzare al meglio le procedure sia per il sistema delle imprese che per le amministrazioni pubbliche per partire puntuali dal gennaio 2013.

Secondo Ascomac Cogena con questo provvedimento il Governo Monti ha in pochi giorni fatto la sua parte cogliendo l’obiettivo di programmare e stabilizzare gli interventi energetici e, con essi, l’equilibrio finanziario, l’occupazione e gli investimenti diffusi di qualificazione urbana a partire dagli edifici.

“Ora spetta al Parlamento fare la propria parte e, ci auguriamo, con altrettanta competenza e rapidità”, ha concluso Belvedere.

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