Il mercato italiano delle case in legno nel 2010. Analisi di mercato. Previsioni fino al 2015

La giornata di ieri è stata caratterizzata dalla presentazione in anteprima dello studio “Il mercato italiano delle case in legno nel 2010. Analisi di mercato. Previsioni fino al 2015”, realizzato da Paolo Gardino (Paolo Gardino Consulting Company) per l'associazione promo_legno. Uno studio unico nel suo genere che consente di conoscere i segreti di un settore fino a oggi avvolto nel mistero o, quantomeno, in una nebulosa. Oggi, finalmente, il settore può disporre di uno strumento che consentirà alle aziende di muoversi nel mercato con maggiore tranquillità e pianificare il futuro con la certezza che le abitazioni di legno saranno sempre più diffuse. Ma entriamo nel dettaglio della ricerca.
Nel 2005 si stimava che le costruzioni in legno in Italia fossero circa un migliaio, oggi questa cifra è quintuplicata: nel solo anno 2010 le abitazioni in legno edificate in Italia (escludendo le costruzioni dell'Abruzzo, che possono essere considerate un'eccezione) sono state più di 5.000. L'attuale quota di mercato delle abitazioni residenziali in legno in Italia è del 2,8%, quella degli edifici dell'8,5%: ogni 12 edifici costruiti in Italia, uno è realizzato in legno. Si tratta ancora di una nicchia di mercato, che però cresce sensibilmente e molto più velocemente rispetto alle tipologie costruttive che impiegano altri materiali. Nell'anno 2010, l'82% degli edifici in legno presenti in Italia è rappresentato da case unifamiliari, il 9% da edifici bifamiliari e il restante 9% da edifici plurifamiliari. Il 71% di questi edifici è localizzato nel nord Italia (prevalentemente nel nord-est), dove è maggiormente percepibile l'influenza di paesi come l'Austria e la Svizzera, nei quali il legno viene impiegato nelle costruzioni già da molti anni. Nel centro Italia si trovano il 22% delle costruzioni in legno e nel sud e nelle isole solo il 7%, sebbene il legno presenti delle performance molto interessanti anche nel clima mediterraneo, soprattutto per quanto riguarda la capacità di isolare l'ambiente domestico dal caldo estivo. Analizzando le previsioni al 2015 i risultati risultano addirittura eclatanti: entro quattro anni le abitazioni residenziali in legno aumenteranno di un ulteriore 50% (dalle circa 5.000 abitazioni in legno edificate in Italia nel 2010 alle circa 7.500 nel 2015), se eventi esterni come una crisi del debito, programmi di risparmio della pubblica amministrazione o crisi della liquidità di aziende e consumatori non ne freneranno lo sviluppo. Un trend estremamente positivo si registra anche nel settore degli edifici non residenziali (edilizia scolastica, edifici sanitari, uffici, capannoni, edilizia alberghiera), che potrebbero registrare aumenti del 70% nei prossimi cinque anni.
Stime sicuramente positive che non devono però far dimenticare che per raggiungere il pieno successo è necessario lavorare ancora molto. È ad esempio necessario diffondere maggiormente le competenze sulle costruzioni in legno presso i progettisti, che devono essere in grado di proporre al cliente un progetto di eccellente qualità tecnica e progettuale. Occorre inoltre che le aziende del settore costruiscano secondo i massimi criteri di eccellenza, per esaltare al meglio le caratteristiche e le prestazioni del legno che, essendo un materiale vivo e naturale, deve essere trattato con competenza.
di Andrea Brega

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