Progetto CA’POZZI. I vincitori

3 progetti di ville monofamiliari e il masterplan per lo sviluppo del complesso residenziale che sorgerà a Luino (Varese): sono le categorie per le quali si è espressa la giuria interdisciplinare che il 24 marzo ha votato le proposte presentate dai 10 studi invitati a partecipare al Concorso CA’Pozzi dal gruppo immobiliare SIST.
I 3 progetti migliori saranno realizzati a partire dall’estate e costituiranno le “show villa” dell’intero sviluppo. Tutte le proposte entreranno comunque a far parte del catalogo commerciale CA’ POZZI e verranno realizzate se dovessero incontrare i favori della clientela o su decisione unilaterale della committenza.

I Vincitori
Masterplan
• Primo classificato Mag.ma Architetture e Gecoarch
Progetto di villa monofamiliare
• Primo classificato: raggruppamento Stefano Tagliacarne, Cristiana Vannini, Linda Bigatti
• Secondo classificato: raggruppamento Sintecnica e Q-BIC
• Terzo classificato: Mag.ma Architetture e Gecoarch

Primo classificato
MAG.MA ARCHITETTURE e Gecoarch

L’impianto urbanistico ed infrastrutturale riprende, in linea di massima, sia lo schema viabilistico sia la disposizione dei manufatti proposti nel progetto approvato, che a sua volta ricalca l’impianto viario esistente. Rispetto al progetto approvato si è preferito però ridelineare una viabilità che meglio si rapportasse con il territorio e che garantisse una cantierizzazzione ottimale dell’intervento. In realtà la soluzione proposta avrebbe una maggiore forza se si riuscisse, in ottemperanza a quanto previsto delle norme tecniche di attuazione del RIM, a spostare la viabilità situata al confine nord del piano di lottizzazione in modo da assecondare totalmente l’andamento planialtimetrico dei luoghi ed eliminare i “tagli” ortogonali in contrasto con il naturale andamento delle curve di livello. Tagli che la soluzione proposta non ha potuto evitare al fine di mantenersi a distanza di legge dal R.I.M. L’ingresso veicolare e pedonale al lotto avviene dalla strada asfaltata proveniente da via Brughiere.
Il percorso di attraversamento del complesso residenziale si sviluppa cercando di assecondare l’andamento delle curve di livello ed è trattato come una sorta di viale alberato fiancheggiato da un marciapiede della larghezza di 1,50 metri. La sostenibilità è garantita, oltre che dal rispetto del naturale andamento del terreno, dall’utilizzo di materiali eco-compatibili nelle pavimentazioni. Il miglioramento della viabilità, che ha avuto come obiettivo il massimo rispetto delle emergenze ambientali, permettendo di beneficiare degli spazi da esse circoscritti, e la razionalizzazione della dislocazione delle nuove strutture hanno reso possibile la suddivisione del lotto in tre zone omogenee, funzionalmente e materialmente distinte tra loro: la zona residenziale, la zona a destinazione turistica non ricettiva e le aree comuni. L’identificazione di tre zone differenziate ha consentito di eliminare le interferenze negative tra le funzioni private e quelle più propriamente pubbliche e di rafforzarne le rispettive identità per godere appieno delle potenzialità di ognuna di esse.

VILLE MONOFAMILIARI
Primo classificato
STEFANO TAGLIACARNE + CRISTIANA VANNINI + LINDA BIGATTI
Il contesto, inteso come territorio e sistema di insediamenti, così come il sito stesso, con l’orientamento e il panorama, si impongono nella matrice del progetto.
L’architettura proposta reinterpreta con un linguaggio contemporaneo le tipologie locali e i materiali storicamente utilizzati. Si riprende la morfologia dell’edificio del borgo montano tradizionale, con base in pietra ed elevato in intonaco e legno, e nel rivestimento il disegno delle doghe in legno scuro delle stalle preesistenti.
L’orientamento, sia alla vista che all’insolazione, è uno dei temi generatori dell’edificio, che crea con il contesto un dialogo estetico ed energetico. La matrice della tipologie è un modulo, di dimensioni, superficie e volumetria minimi, ottimizzato nella flessibilità e nelle principali funzioni interne, che si aggrega per formare unità abitative di superfici e forme differenti.
La tendenza attuale del mercato immobiliare presenta profili molto differenziati di utenza, per necessità funzionali, stili di vita e composizioni familiari. La casa contemporanea oggi non solo deve adattarsi nel tempo ai cambiamenti e alle nuove necessità di chi già la abita, ma deve presentarsi già al momento dell’acquisto versatile a diverse configurazioni.
Destrutturata nelle funzioni e fluida negli spazi e nel modo di viverli, richiede una impostazione planimetrica che, a partire dalla struttura alla distribuzione dei percorsi e dei servizi, sia predisposta all’interscambiabilità delle funzioni, e ad accogliere layout differenziati a risposta di esigenze ogni volta diverse. Nello specifico la struttura in prefabbricato leggero in legno consente modifiche alle partizioni interne con lavorazioni relativamente invasive, e in tempi estremamente rapidi.
Duplicandosi e sovrapponendosi, il volume si articola intorno ad uno snodo centrale che funziona da ingresso e distribuzione. Tramite questa cerniera l’edificio accompagna il disegno del terreno, consente ai volumi di svilupparsi su quote differenti e ruotare dando origine a fronti inclinati, a favore della vista e dell’esposizione solare. Il patio che si genera nella rotazione è uno spazio esterno quasi interno, che rappresenta anche l’area di espandibilità nel tempo. Dal contenimento della volumetria e delle altezze dei fronti deriva l’inclinazione monofalda della copertura, che oltre a ridurre l’impatto visivo delle costruzioni nel contesto paesaggistico, “apre” con grandi vetrate la casa verso il sole e il panorama, mantenendo il retro esposto a nord di superficie minima, con piccole aperture. La continuità interno/esterno, sia fisica che visiva, caratterizza tutti gli ambienti principali dell’abitazione. Grandi serramenti scorrevoli smaterializzano la parete a valle, creando spazi in continuità con la natura.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

CONCORSI

Le ultime notizie sull’argomento