Concorso di idee nuova manica accoglienza di Villa della Regina a Torino

Mercoledì 12 gennaio si è svolta la seconda seduta pubblica di aggiudicazione del concorso internazionale di idee per la realizzazione della nuova manica accoglienza di Villa della Regina a Torino, bandito dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, consegnataria della Residenza, e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli, in collaborazione con l’Ufficio Concorsi della Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Torino. In questa occasione sono stati annunciati i risultati, procedendo con l’apertura delle buste e con l’abbinamento tra i motti dei progetti e l’identità dei concorrenti.
La commissione, composta dall’arch. Pasquale Bruno Malara (Presidente), d.ssa Carla Enrica Spantigati, arch. Paolo Savio, arch. Guido Montanari, arch. Carlo Viano, ha giudicato come i migliori tre progetti i seguenti:
1° classificato, con il motto “Levia Gravia”
Walter Enwer Domenico De Jana, Giovanni Battista Oliva, Fabio Altomano, Diego Polese.
2° classificato, con il motto “The italian job”
Paolo Albertelli, Mariagrazia Abbaldo, Nicola Actis Tessitore, Nicolas Le Roy, Marco Munna, Matteo Pastore
3° classificato, con il motto “Pietra e vetro”
Raimondo Guidacci

L’architetto Gennaro Napoli, responsabile unico del procedimento del concorso per la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, ha brevemente ricordato il complesso iter del concorso, dalla ricezione di un numero considerevole di progetti (oltre 200) alle numerose riunioni per la loro valutazione. “La quantità ma anche la straordinaria qualità dei progetti è stata altamente appagante per l’ente banditore, che ora si impegna nella realizzazione di un catalogo e di una mostra per dare giusta visibilità a tutti gli elaborati” ha promesso l’architetto Napoli.
Impegno dell’amministrazione è anche di trovare in tempi ragionevoli i finanziamenti economici per realizzare la migliore proposta.
L’architetto Pasquale Bruno Malara, presidente della commissione giudicatrice, ha espresso il suo vivo apprezzamento per le idee presentate, sottolineando la “difficoltà oggettiva – che è risultata evidentemente molto stimolante – che hanno avuto i concorrenti nel centrare la soluzione ideale in un contesto così delicato e molto visibile, sospesa tra la memoria di una parte dell’edificio storico che non esiste più e la necessità dell’organizzazione operativa degli spazi sotto il profilo di tecniche e impianti”.
“Il concorso internazionale per Villa della Regina” afferma il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Mario Turetta, “rappresenta un importante momento di confronto che non è circoscrivibile a un ambito professionale, pur presentando numerosi elementi di stimolo al dibattito architettonico attuale. Le caratteristiche della Villa, la sua storia, il suo contesto naturale e soprattutto il suo rapporto di vicinanza con il tessuto urbano torinese sono temi che impongono un approfondimento il più possibile aperto alla città. Il concorso ha avuto il merito di essere riuscito a sollecitare ipotesi e soluzioni tutte di altissima qualità progettuale, tanto da rendere non facile il lavoro di scelta della commissione.”
“Un’esperienza complessa per il nostro ufficio concorsi – afferma Carlo Novarino presidente della Fondazione OAT – che ha superato la prova dimostrando una grande capacità di governare processi complessi anche se interessanti. La straordinaria partecipazione a questa competizione e la rilevanza dei progetti consolida definitivamente la scelta del concorso come strumento in grado di garantire il raggiungimento di risultati di assoluto rilievo e di grande qualità architettonica.”

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