Advertisement



Quinta edizione della Biennale Creare Paesaggi

La rassegna biennale internazionale “Creare Paesaggi” nata nel 2002 è giunta alla sua V edizione e si presenta al pubblico con una mostra (12 novembre – 12 dicembre; inaugurazione 11 novembre ore 18:30) negli spazi del Museo Regionale di Scienze Naturali a Torino in via Giolitti 36.
La Rassegna è promossa e organizzata da Fondazione OAT in collaborazione con Regione Piemonte – Museo Regionale di Scienze Naturali, con il patrocinio del Politecnico di Torino e del FAI – Delegazione Torino, ed è a cura di Francesca Bagliani e Claudia Cassatella con la collaborazione di Luigi La Riccia, Chiara Martini, Pierpaolo Tagliola, Bianca Seardo.

Con questa edizione Creare Paesaggi prosegue il suo itinerario nella cultura del paesaggio contemporaneo indagandone gli aspetti di percezione individuale e collettiva; a partire dalla riflessione sui cambiamenti e sul significato attuale della fruizione del paesaggio, la rassegna promuove il confronto con esempi internazionali di progettazione e pianificazione, quali la creazione di percorsi attrezzati e punti di osservazione, la regolamentazione per la protezione degli aspetti scenici e percettivi, la gestione tanto dei paesaggi naturali quanto di quelli urbani.

Paesaggio e bellezza – Enjoy the Landscape” invita quindi a tornare ad occuparsi e a godere delle bellezze naturali e culturali e degli aspetti scenici del paesaggio (visuali e multisensoriali) e a migliorarne la fruizione pubblica, attraverso progetti di luogo e di rete e modalità di gestione del territorio.

“Tutelare, gestire, valorizzare gli aspetti visuali e percettivi dei luoghi chiama in causa tecniche specifiche, di analisi, progettazione e pianificazione, che le curatrici Francesca Bagliani e Claudia Cassatella hanno scelto di illustrare in una mostra di esperienze europee e statunitensi che bene interpretano il significato del godimento del paesaggio” afferma Carlo Novarino presidente della Fondazione OAT, ricordando che “le bellezze panoramiche e i luoghi di pubblica accessibilità dai quali si godono tali bellezze sono tutelati dalle leggi italiane (e da analoghe leggi in tutta Europa) fin dai primi anni del Novecento, ma che tuttavia “il vincolo” non è azione sufficiente per conservarle e valorizzarle”.

La mostra, articolata in tre sezioni, illustra attraverso oltre 120 immagini 28 casi tra progetti, realizzazioni, piani, modi di gestione del paesaggio.

LE SEZIONI
Il progetto per il godimento del paesaggio
Il diritto alla bellezza, nuovo diritto di cittadinanza. Il paesaggio come bene pubblico e il diritto alla fruizione: bellezze paesaggistiche e luoghi di pubblica accessibilità. Dalla ‘camera con vista’ al virtual tour: che cos’è la fruizione contemporanea del paesaggio?
Luoghi ‘attrezzati’ per la fruizione del paesaggio: belvedere e percorsi. Il progetto per la fruizione, dal disegno delle ‘reti’ al disegno dei manufatti. Il dispositivo degli osservatori.

Lo spettacolo della natura
Modi di gestione e pianificazione delle aree naturali protette attenti agli aspetti percettivi. È lecito tagliare un albero per poter godere di un panorama sulla foresta? Controllo della vegetazione per mantenere visuali panoramiche o “scene” storicamente consolidate; politiche per proteggere la “tranquillità” della campagna (inclusa l’assenza di inquinamento acustico e luminoso); “foreste urbane”, non impenetrabili, ma progettate per essere fruibili.

Lo sguardo sulla città
Il paesaggio che muta per eccellenza: come preservare le viste d’insieme, le “emergenze” e gli skyline caratterizzanti l’identità di una città? Anche le metropoli più dinamiche, come quelle americane, hanno piani e regolamenti per controllare la forma urbana: l’ingombro dei nuovi edifici, i punti di belvedere, le porte urbane, l’eliminazione degli elementi di detrazione visiva…

www.to.archiworld.it

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

FIERE, MOSTRE, CONVEGNI, PREMI

Le ultime notizie sull’argomento