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Quindi, il II trimestre del 2010 supera di 3,15% il numero di compravendite effettuate nell’analogo periodo del 2007. Un’evidenza importante, che può anticipare la ripresa definitiva del mercato immobiliare italiano. Per analizzare lo stato di salute del mercato abbiamo analizzato due città “sentinella”, Roma e Milano. Il primo semestre del 2010 ha registrato risultati molto positivi nella Capitale: al 30 giugno il numero di compravendite effettuate a Roma e provincia ha evidenziato un +16,9% rispetto al I semestre 2009. Il risultato è molto incoraggiante, anche perché la Capitale nel 2009 aveva vissuto il periodo più difficile dal manifestarsi della crisi. Il dato è pertanto buono, non solo se confrontato con il dato negativo del primo semestre del 2009 (rispetto al 2008), ma anche con quello del 2009 nel suo complesso, che si chiuse con un +1,23% rispetto al 2008 per ciò che attiene la città di Roma. Se includiamo la provincia il dato diventa negativo, con un -1,27%. Anche per quanto riguarda i tempi medi di vendita i dati sono migliorati: a Roma città sono sufficienti 4 mesi e 24 giorni per vendere mediamente un immobile, mentre a livello nazionale il dato è leggermente superiore (5 mesi e 3 giorni). In particolar modo le zone semicentrali della Capitale evidenziano una particolare vivacità, con 4 mesi e mezzo. È il dato della periferia quello che più degli altri migliora proporzionalmente nel primo semestre 2010: in periferia infatti sono sufficienti 5 mesi mediamente per vendere un immobile, migliorando di oltre un mese rispetto allo scorso anno. In provincia i dati peggiorano, in quanto sono necessari mediamente 5 mesi e mezzo per concludere una compravendita. Anche in questo caso l’indicatore è migliorato rispetto allo scorso anno, di oltre un mese. Sul fronte dei prezzi, abbiamo rilevato una certa stabilità delle quotazioni immobiliari, con una lieve diminuzione nell’ordine del 2%. Lo sconto medio in sede di trattativa per gli immobili da ristrutturare si aggira attorno al 10%, per quelli usati abitabili la trattabilità è del 6% circa sul prezzo di vendita. Questi ultimi 2 dati sono stabili rispetto a quelli rilevati nel 2009. Milano ha rappresentato in questi ultimi anni la città sentinella per antonomasia: ecco che nel primo semestre del 2010 i segnali positivi di ripresa del mercato immobiliare sono molto più decisi nel capoluogo lombardo, segnando un +32% in città, che diventa addirittura un +35,8% considerando la provincia. Rafforza il trend positivo di Milano un altro indicatore, i tempi medi di vendita, dove soprattutto le zone centrali sono inferiori alla media nazionale, con 4 mesi e 13 giorni (Roma si attesta su 4 mesi e 25 giorni). Molto differente è la situazione nelle zone periferiche e nell’hinterland cittadino, dove i tempi medi di vendita sono addirittura di circa 7 mesi (6 mesi e 25 giorni), dato peggiore rispetto al valore medio nazionale, pur essendo leggermente migliorato rispetto allo scorso anno. Sul fronte dei prezzi, anche in questo caso abbiamo rilevato una certa stabilità delle quotazioni immobiliari, con una diminuzione un po’ più marcata rispetto alla Capitale, nell’ordine del 3%. Lo sconto medio in sede di trattativa si aggira attorno al 7% per gli immobili usati abitabili. Milano si conferma una città a due marce, quindi, con i centri tornati ad essere reattivi ormai da circa un anno, e le periferie, nelle quali la crisi è ancora un elemento di attualità. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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