SCIA nel Testo Unico

La richiesta, passata all’unanimità, che proviene dalla Commissione Infrastrutture e Lavori pubblici dell’Anci riunitasi a Roma riguarda la necessità che la Scia (Segnalazione certificata diinizio attività) sia recepita dal testo unico sull’edilizia, il d.P.R. n.380.
L’associazione dei comuni invierà una lettera al ministero per la semplificazione normativa, al ministero dell’economia e delle finanze, al ministero per la P.A e al ministero delle infrastrutture, auspicando una revisione del testo e alle commissioni competenti, chiedendo di essere sentiti al riguardo.
L’entrata in vigore della SCIA – è emerso dai lavori della commissione – invece di semplificare il quadro normativo relativo alle procedure per avviare nuove attività ha creato delle farraginosità nel sistema, non specificando in quali settori deve essere applicata e creando un meccanismo di sovrapposizione alla vecchia Dia, sono nate in questo modo difficoltà di procedimento negli enti locali. “Intendiamo rivolgerci ai ministri e ai presidenti delle commissioni competenti – ha spiegato il presidente della commissione, Andrea Camaiora – certi che da un proficuo confronto si possa giungere ad una soluzione condivisa e definitiva. E’ per tutti questi motivi che l’Anci invierà una lettera ai ministeri competenti chiedendo una revisione del d.P.R. n.380 del 2001”.

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