Il Sistema Italiano Costruzioni 2010

Nel 2009 le costruzioni italiane, ovvero quella porzione del sistema economico che comprende sia il settore delle
costruzioni in senso stretto sia l’insieme dei settori ad esso collegati, hanno registrato un fatturato complessivo
di oltre 338 miliardi di euro.
A determinare questo valore contribuiscono oltre alle imprese di costruzioni, quelle della filiera del cemento e del calcestruzzo armato e industrializzato, dei laterizi e della ceramica, del legno dei mobili e dell’arredamento, delle macchine movimento terra, dei prodotti sider-metallurgici, delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche, delle tecnologie meccaniche, del vetro e della chimica per l’edilizia.
Della filiera fanno parte anche le società e i professionisti della progettazione nonché le aziende di commercio di macchine movimento terra, che contribuiscono alla
formazione del fatturato globale.
Fatto 100 il valore complessivo del fatturato circa il 57% è rappresentato dalle costruzioni in senso stretto.
I settori dell’elettronica ed elettrotecnica, della meccanica e della siderurgia con l’aggiunta delle aziende del legno
e dell’arredo rappresentano circa il 28%.
Le società di ingegneria e di progettazione un 8%.
Gli altri settori insieme contribuiscono per il restante 7%.
Nel sistema delle costruzioni lavorano circa 3 milioni di persone di cui 1.944.000 nelle costruzioni e circa 1.000.000 nei settori collegati.
Gli occupati nel sistema delle costruzioni rappresentano il 16,8% degli addetti che operano nelle imprese dell’industria e dei servizi.
La produzione del settore delle costruzioni e cioè l’ammontare degli investimenti in costruzioni (nuove costruzioni, interventi di manutenzione straordinaria)
e delle spese per manutenzione ordinaria, rappresenta il 12,8% degli impieghi del Pil.
Le relazioni di interdipendenza fra i vari settori del sistema delle costruzioni sono sia dirette sia indirette, così da creare interconnessioni rilevanti, volte ad influenzare i driver di sviluppo e di innovazione dei singoli settori di specializzazione.
Oltre il 40% della produzione vendibile del settore delle costruzioni è rappresentata da acquisti di beni e servizi di produzione interna ed è quindi evidente che le costruzioni hanno un cospicuo potere attivante e una influenza determinante su una parte consistente della base manifatturiera nazionale (il settore delle costruzioni acquista beni e servizi dall’80% dei settori economici).
Recenti studi hanno documentato come una spesa aggiuntiva di 100 nelle costruzioni genera una ricaduta
sul sistema economico pari a 272,71 di cui:
– 100 nelle costruzioni;
– 97,3 nei settori direttamente e indirettamente collegati (produzione di semilavorati e prodotti intermedi necessari al processo produttivo delle costruzioni che a loro volta
attivano altri settori in modo indiretto);
– 75,4 come effetto indotto: la produzione (diretta e indiretta) remunera i fattori produttivi con redditi che si trasformano in spesa finale e che fanno ripartire la produzione (diretta e indiretta).
In termini di occupazione, si stima che ogni aumento di 1 miliardo di euro di nuova produzione significa 23.620
nuovi posti di lavoro, di cui 15.100 nelle costruzioni e 8.520 nei settori collegati.

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