Equal chances. Concorsi per progettare e costruire

Basta la crisi economica a giustificare il declino dei concorsi in Italia?
Già da qualche anno sembra conclusa la stagione d’oro dei concorsi di progettazione, senza che però siano riusciti a trasformarsi da onerosi eventi mediatici in prassi consueta utile alla collettività e agli operatori.

Addirittura, negli ultimi anni la moltiplicazione del numero dei ricorsi sembra ormai superare quello delle gare bandite.
Che dire poi degli appalti concorso che la legislazione degli anni ‘90 aveva cancellato e che ora il Codice dei Contratti ripristina nella forma di appalti integrati su progetti preliminari?
È prevalente la paura della eccessiva discrezionalità delle giurie o l’opportunità di ottenere una realizzazione a tempi e costi certi? E come si spiega il timore dei professionisti di vedersi emarginare dagli uffici tecnici delle imprese di costruzione?
Qualcosa non ha funzionato, ma è possibile trovare un percorso virtuoso dove nuove aggregazioni fra gli attori della filiera delle costruzioni contribuiscano, in accoppiamento giudizioso, a un New Deal dell’industria edilizia?

Equal chances. Concorsi per progettare e costruire
11 novembre 2010 | ore 19
Assimpredil Ance
via San Maurilio 21, Milano

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