Ance, sempre più estero per le imprese di costruzione italiane

“A gonfie vele” il mercato estero per le imprese di costruzione italiane, che investono sempre di più oltreconfine, a fronte però di una caduta di quello interno: a fine 2009, infatti, il fatturato ottenuto sui mercati stranieri rappresenta più della metà di quello globale (54%).

Lo rileva l’ultimo Rapporto Ance sulla presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa alla Farnesina – alla presenza del Sottosegretario agli Affari Esteri, Vincenzo Scotti, e del Viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli – dal Presidente Ance, Paolo Buzzetti, e dal Vicepresidente Ance, Giandomenico Ghella.

Tra il 2004 e il 2009 – si legge nell’indagine – il fatturato estero delle aziende del campione Ance è più che raddoppiato, con una crescita annua del 20% (dai 3 miliardi di euro del 2004 ai 7,2 miliardi di fine 2009), mentre nello stesso periodo il fatturato nazionale delle imprese è sceso dell’1,8% in media ogni anno. In altre parole, a fronte di una preoccupante debolezza del mercato interno, il mercato estero sta assumendo un ruolo sempre più centrale per le imprese italiane.

Analizzando il portafoglio ordini, risulta che le aziende del campione Ance nel 2009 sono presenti in 86 paesi (6 in piu` rispetto all`anno precedente), con 576 commesse per un valore complessivo di 44 miliardi di euro. Nel solo 2009 le imprese hanno ottenuto 170 nuove commesse, per complessivi 11 miliardi di euro. Il Sud America continua a essere il maggiore mercato di sbocco (25% del totale dei lavori), seguito da Nord Africa (16%) e Unione europea (14%), ma sono in crescita, rispetto al 2008, anche il Centro America e l’Asia.

“Per crescere in un mondo sempre più competitivo, ogni Paese deve fare leva sui propri asset – ha affermato il Sottosegretario Scotti – Un Paese come l’Italia dispone di una storia millenaria, in ogni epoca “fertilizzata” con l’innovazione tecnologica, e ciò è tanto più vero nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture, dove l’Italia vanta una tradizione di eccellenza ineguagliata. Il mondo delle costruzioni italiane, del resto, ha da tempo raccolto con successo la sfida dell`internazionalizzazione e la crescita della quota del fatturato estero sul totale ne è testimone. I positivi risultati raggiunti non possono farci dimenticare le sfide per il futuro. In un mondo sempre più globalizzato, i cui assiomi sono stati infranti dalla crisi economica internazionale e le cui regole sono in fase di riscrittura, vince chi ha alle spalle un sistema-paese coeso ed efficiente: in questo contesto la collaborazione fra il Ministero degli Affari Esteri e l’Ance, d`intesa con i Dicasteri tecnici si pone quale best practice di promozione del Sistema Italia all`estero”.

“La forte presenza all’estero dimostra l’eccellenza delle nostre imprese di costruzione, in grado di ottenere successi anche su mercati altamente competitivi, anche grazie all’ottimo lavoro svolto dal ministero degli Affari Esteri e dalle istituzioni”, ha dichiarato il Presidente dell’Ance Paolo Buzzetti, che ha aggiunto: “certo, viste le criticità del mercato interno c`è il rischio che ad essere più penalizzate siano le piccole e medie imprese, che il più delle volte non riescono ad affrontare la sfida dei mercati esteri da sole, e che quindi vanno sostenute con strumenti adeguati”.

Sulla stessa lunghezza d`onda il Vicepresidente Ance Giandomenico Ghella, che ha suggerito di promuovere con sempre maggiore efficacia il “Sistema Paese Italia, così da facilitare gli investimenti all’estero delle imprese”, a cominciare dal sistema bancario e assicurativo che deve credere ancor piu` nel successo internazionale delle imprese di costruzione italiane.

Per scaricare il Rapporto Ance 2010 sulla presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo clicca qui

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