Si arresta la caduta del mercato immobiliare

E` da sottolineare che questa crescita deriva da un confronto con i valori del primo trimestre 2009, tra i più bassi degli ultimi anni.
Occorre, pertanto, aspettare i trimestri successivi per capire se si tratta di un rimbalzo tecnico oppure di un`inversione di tendenza.
L’aumento delle compravendite di abitazioni rilevato nel primo trimestre 2010 è da ascrivere soprattutto alla performance particolarmente positiva che ha riguardato i comuni capoluoghi con un aumento del 9,7% del numero di transazioni effettuate.
Nei comuni non capoluogo, nei quali avviene oltre il 70% degli scambi totali, la crescita risulta più lieve, pari all’1,8% rispetto al primo trimestre 2009.
Le analisi realizzate dai principali centri studi sul settore residenziale evidenziano una sostanziale tenuta dei prezzi delle abitazioni.
A fronte di un andamento negativo del numero di abitazioni compravendute, iniziato nel 2007, i prezzi degli immobili hanno manifestato le prime variazioni negative nel primo semestre del 2009.
Secondo l’Agenzia del Territorio i prezzi medi nominali delle abitazioni sono diminuiti dello 0,3% nel primo semestre 2009, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e dello 0,7% nel secondo semestre 2009 nel confronto con il secondo semestre 2008.

L’analisi di Nomisma sull’andamento del mercato immobiliare residenziale rileva una riduzione dei prezzi delle abitazioni più sostenuta.
Secondo l’Istituto i prezzi medi delle abitazioni nelle 13 aree urbane registrano nel primo semestre 2009, per la prima volta, dopo oltre dieci anni, una diminuzione del 3,5% in termini nominali ed una flessione del 4,1% nel secondo semestre rispetto agli analoghi semestri del 2008.
Con riferimento alle 13 aree intermedie, nel corso del 2009, le quotazioni medie delle abitazioni mostrano, una flessione del 3,5% in termini nominali nel confronto con il 2008.
Sulla base delle opinioni espresse dagli operatori del mercato, nell`ultimo sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia – Aprile 2010, di Banca d`Italia, si rileva che il punto più basso del mercato abitativo, sotto il profilo del numero delle compravendite sia stato ormai raggiunto e viene segnalato un certo ritorno di interesse all`acquisto. Sull’andamento dei prezzi le opinioni sono orientate ad una sostanziale stazionarietà dei valori immobiliari o una lieve flessione.

Questi elementi confermano quello che l’Ance sta dicendo ormai dalla fine del 2008 e cioè dell’esistenza di un fabbisogno di abitazioni ma le famiglie sono bloccate dalle incertezze economico-finanziarie legate alla crisi ed alla restrizione del credito.

Dal 2004 al 2009 il numero delle famiglie in Italia è progressivamente aumentato, crescendo, mediamente, secondo i dati Istat, di 338.000 unità l’anno. Nello stesso periodo, le abitazioni progettate sono state mediamente, ogni anno, pari a circa 265.000.
Dal confronto tra abitazioni messe in cantiere e nuove famiglie, risulta un fabbisogno potenziale non soddisfatto di circa 423.000 abitazioni.

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