Intersections. From Metro towards Metropolis

Il workshop è aperto a tutti gli studenti, i laureati e i dottorandi delle Facoltà di Architettura e Ingegneria dei paesi membri dell’Unione Europea. Sono invitati a partecipare anche gli studenti delle Accademie di Belle Arti e delle Scuole di Specializzazione e dei Master delle discipline di architettura del paesaggio e arte dei giardini.
Le lingue ufficiali del workshop sono l’italiano e l’inglese.

Catania è aperta contraddizione. Stretta tra il vulcano ed il mare, punto mediano della costa jonica tra Messina e Siracusa, baricentro della provincia stessa di cui è capoluogo, Catania è il fulcro dell’area metropolitana costituita dai comuni sud-etnei e dai poli di Acireale a nord e Paternò a ovest e vive, oggi, solo per essere attraversata, confinata in una condizione di marginalità sempre crescente.
I fenomeni migratori verso gli insediamenti residenziali sulle pendici dell’Etna e la concentrazione delle funzioni nel centro urbano hanno definito nel tempo un sistema radiale di flussi di traffico veicolare che convergono sulla città di Catania in larga misura secondo la direzione nord sud.
La linea della metropolitana, invece, “taglia” questo sistema secondo un asse ovest-est, attraversando tutta la città e dirigendosi verso il mare.
Come la ferrovia prima, e la circonvallazione poi, la metropolitana rappresenta oggi un’importante opportunità di trasformazione della struttura, e dunque della forma, della città e di tutto il sistema dell’area metropolitana. Ricucendo relazioni precedentemente interrotte la linea metropolitana collega, infatti, tre mondi diversi – la città storica, la città diffusa e la metropoli etnea – e può essere, oggi, l’interfaccia attraverso cui queste tre città comincino a costruirne una.
Una caratteristica dell’insediamento metropolitano di Catania è la massa critica di spostamenti sistematici verso il centro che la rete delle infrastrutture della mobilità extraurbana, strutturata essenzialmente sui vecchi tracciati rurali, è incapace di sopportare. La regola del sistema radiale con direttrici nord-sud, tagliato da un asse est-ovest lungo il quale “vive e respira” la città, vale sia alla microscala del centro urbano sia alla macroscala del sistema territoriale.
La nuova linea metropolitana raccorda queste due scale, attraversa una parte di città informe – mai pianificata né progettata – ricca di risorse ed opportunità e collega rapidamente mondi distanti, non solo fisicamente, ma soprattutto economicamente, socialmente, funzionalmente.
La metropolitana oggi appare, quindi, capace di (ri organizzare e strutturare i diversi “pezzi” di città e si configura come luogo di interscambio veloce, dove gli spostamenti dall’area extra-urbana sono convogliati verso la città e viceversa.
La linea metropolitana di Catania è atipica, per distanza tra le stazioni, per tipo di servizio, per velocità di esercizio, ma può essere “tipologica” perché il progetto dell’intorno di ogni suo nodo è l’occasione per una riflessione unitaria sull’intero sistema metropolitano fino ad oggi sistematicamente ignorato.
Le aree di progetto sono sette e corrispondono ciascuna ad un nodo della linea metropolitana di Catania.
Ogni area di progetto è affidata ad una coppia di architetti – un visiting e un resident – ad un tutor e ad un gruppo di 10 partecipanti.

La domanda di partecipazione, il curriculum ed il portfolio dovranno essere inviati all’indirizzo di e-mail: [email protected] allegati in formato pdf ad un’unica email. Gli allegati non dovranno superare la dimensione totale di 1,5 MB.
Il termine per l’invio delle domande di partecipazione è il 22 Luglio 2010.
Le attività si aprono domenica 5 Settembre 2010 con la registrazione dei partecipanti e la Master Class “Catania: forma e storia della città”

Intersections. From Metro towards Metropolis
5-11 Settembre 2010
Palazzo Platamone
via Landolina, Catania
Italia
www.intersectionsworkshop.com

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