Terra Futura: un futuro equo e sostenibile non è sogno di pochi

Si è conclusa la settima edizione di Terra Futura (alla Fortezza da Basso a Firenze, dal 28 al 30 maggio), ancora una volta rafforzando una consapevolezza e una speranza: non è idealismo credere che possa esserci un modo diverso di abitare sulla Terra, di produrre e di consumare, di vivere nelle nostre città, di costruire le relazioni tra paesi e tra popoli, di governare a livello locale ma anche internazionale. Un altro mondo possibile è già realtà in tante buone pratiche nate sui territori: laddove la politica farfuglia e le grandi imprese si “truccano di green” fingendo di essere sostenibili, dal basso si costruisce concretamente sostenibilità e un futuro più equo ed ecocompatibile.

Per comprendere quanto ciò sia vero, in più di 92.000 visitatori sono arrivati nei tre giorni a Terra Futura: per visitare l’area espositiva (13 sezioni, 600 aree, 5000 realtà rappresentate), prendere parte agli oltre 280 convegni e dibattiti (quasi 1000 i relatori intervenuti) e partecipare alle numerose proposte (250 momenti di animazioni e laboratori). Hanno potuto toccare con mano in quanti progetti ed esperienze sia già declinata e declinabile la sostenibilità, e quanto ognuno possa compiere scelte importanti in questa direzione, contribuendo a tracciare la strada del cambiamento; grazie ai numerosi laboratori proposti e agli sportelli hanno avuto l’opportunità di richiedere informazioni e consigli su commercio equo, turismo eco e responsabile, finanza etica, diritti del consumatore, abitare sostenibile, energie rinnovabili…

A promuovere l’evento Fondazione culturale Responsabilità Etica onlus per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente, che danno appuntamento alla prossima edizione dal 20 al 22 maggio 2011.

Tre giorni per dire a un’unica voce che non c’è più tempo, che non si può attendere ancora per cambiare le cose. Anche per uscire dalla crisi diversi e “attrezzati” contro i rischi di nuove crisi così devastanti. In Italia, nelle nostre stesse città, come in altri Paesi del Nord e del Sud del mondo, numerosi sono i percorsi e i progetti di “comunità sostenibili e responsabili” che hanno preso nelle proprie mani il compito di costruire il cambiamento, grazie anche a tutte quelle “buone alleanze” capaci di unire in questa grande sfida comune cittadini, organizzazioni, istituzioni, imprese etiche…

A Terra Futura si è parlato di sviluppo sostenibile, biodiversità, cambiamenti climatici e il ruolo dell’agricoltura, economia verde e green washing, responsabilità sociale d’impresa, coesione sociale, donne e sviluppo sostenibile, finanza pulita, azioni contro la povertà e l’esclusione, sfide del World Social Forum, accesso al credito, azionariato critico, armi e finanza, pianificazione sostenibile delle nostre città, legalità e lotta alle mafie, web e democrazia……….
Tante le campagne che hanno trovato a Terra Futura naturale amplificazione: quella contro la privatizzazione dell’acqua, la raccolta firme a sostegno della proposta di tassazione di tutte le transazioni finanziarie (www.zerozerocinque.it), la campagna per sollecitare i capi di governo a mantenere gli impegni presi per il raggiungimento degli obiettivi del millennio entro il 2015 (www.campagnadelmillennio.it).

Terra Futura per molte realtà è stata anche un’opportunità di social e green business: attraverso un calendario di 700 incontri one to one, la “Borsa delle imprese responsabili” ha messo in contatto 110 realtà (aziende, pubblica amministrazione, associazioni e cooperative) intervenute per concordare partnership, proporre i propri servizi e prodotti, cercare fornitori socialmente e ambientalmente responsabili. Una formula innovativa che ha raccolto anche in questa edizione notevoli consensi: proposta con l’obiettivo di far incontrare la domanda e l’offerta di un mercato in espansione che ha dimostrato di reggere alla crisi e di avere in sé interessanti opportunità di crescita e di occupazione.

Grazie a precise scelte e azioni responsabili, Terra Futura è stata laboratorio di sostenibilità essa stessa anche in quanto evento: carta certificata FSC per i materiali di comunicazione, gadget in plastica riciclata o materiali da recupero, ristorazione equosolidale e biologica, stoviglie biodegradabili, raccolta differenziata, mezzi di trasporto sostenibili, azzeramento delle emissioni di CO2,… E ancora rose certificate Fairtrade per l’abbellimento di alcune aree, numerosi arredi degli allestimenti realizzati con materiali da riciclo, molti ecologici poi recuperati a nuova vita, a partire dalla moquette…. Terra Futura è infatti “evento green di eccellenza”, come conferma il Premio Greenmeeting ricevuto da Italia For Events (IFE).

TERRA FUTURA, mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità
Firenze, Fortezza da Basso, dal 28 al 30 maggio 2010

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