Edilizia: FENEAL-UIL/CRESME, a rischio 126mila posti lavoro nel 2010

In particolare preoccupa l’indice della produzione industriale dei principali prodotti delle costruzioni: la caduta nel primo bimestre del 2010 rispetto al 2007 porta l’indice a 52,6. Il mercato è quasi dimezzato e i primi due mesi sono andati malissimo, marzo e aprile sono andati un po’ meglio, ma la valutazione sul 2010 resta fortemente negativa. Il mercato immobiliare rallenta la caduta ma continua a scendere e nel 2010 è attesa una ulteriore flessione delle compravendite che nel frattempo hanno visto ridursi le compravendite del 30% rispetto al 2006.

”Dopo i 160 mila occupati in meno nel 2009 – ha commentato Antonio Correale, segretario generale Feneal-Uil – ora c’è da temere un nuovo tonfo di 126 mila posti di lavoro in meno fra la fine del 2009 ed il 2010 anche perché la flessione degli investimenti continua e al di là degli annunci le opere pubbliche segnano il passo”.

”L’attesa per una vera ripresa si sposta così al 2012 – prosegue Correale – ma questo vuol dire ancora cassa integrazione, disoccupazione e distruzione di posti di lavoro e di imprese che sarà difficile poi recuperare. Ecco perché Governo e Prlamento si devono svegliare: la manovra correttiva pure inevitabile non può essere la sola risposta alla crisi. Servono invece interventi positivi sul sostegno all’occupazione, sugli investimenti, sulle opere di manutenzione e di modernizzazione del territorio. Ecco perché rilanciamo l’idea di un patto decennale sulla prevenzione e manutenzione del territorio sottratto alle logiche della lotta politica e dotato di risorse certe”.

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