Ance Lazio: in un anno persi 6000 posti

Se complessivamente il calo è intorno all’8%, a soffrire di più sono le province di Latina, con una calo occupazionale che sfiora il 10% (17% di ore lavorate in meno), e Frosinone, con un meno 8,5% (13,7% di ore lavorate in meno). A Roma il calo è stato del 7,5%, mentre a Viterbo del 5%. Nei primi tre mesi del 2010 la cassa integrazione guadagni è cresciuta nelle costruzioni a livello regionale del 111% rispetto allo stesso periodo del 2008, contro un aumento di soltanto un 2% del settore industriale.
“Sono numeri – ha commentato il Presidente dei costruttori del Lazio – che evidenziano come l’edilizia stia vivendo un momento di grave recessione. Una situazione confermata dalle previsioni del CRESME in termini di investimenti.
Dopo un 2009 che ha visto un calo di quasi 10 punti percentuali rispetto al 2008, il 2010 resterà negativo, seppure solo dello 0,2% in termini reali. Il calo della domanda appare forte soprattutto per quanto riguarda le nuove costruzioni, mentre qualche segnale di ripresa si registra sul fronte del recupero del patrimonio edilizio esistente, come testimonia la crescita delle domande di agevolazione fiscale cresciute nel 2009 del 15% e dalle previsioni del CRESME che vede un aumento in valori correnti degli investimenti in riqualificazione e recupero degli edifici esistenti del 4,8% rispetto al 2009.” Petrucci ha, inoltre, sottolineato, che la crisi sta ridimensionando il tessuto imprenditoriale come emerge dal dato relativo al saldo tra imprese nuove e imprese cessate che ha visto un delta negativo nel 2009 di circa 800 aziende rispetto al 2008 e di ben quasi 600 soltanto nel primo trimestre di quest’anno. Un dato confermato anche dalle Casse Edili, che registra a Marzo 2010 600 imprese in meno rispetto ad un anno prima.
Due sono secondo il Presidente di ANCE LAZIO “le priorità che vanno affrontate con decisione ed urgenza dalla nuova Giunta: gli investimenti infrastrutturali e una sempre più ampia semplificazione procedurale. Il momento – ha affermato Petrucci – è particolarmente grave. Sappiamo bene che è necessario un forte rigore nella gestione amministrativa, ma è essenziale l’impegno della Giunta Regionale per raggiungere gli obiettivi da tempo programmati, insistendo sul Governo centrale affinché rispetti le decisioni prese, in particolare per quanto riguarda i finanziamenti alle infrastrutture. La nostra Regione per crescere ha infatti bisogno di alcune importanti opere pubbliche. Soprattutto l’avvio rapido della Roma – Latina, consentirà di mettere in relazione il Nord e il Sud della Regione facendo così sistema. Condizione essenziale per poter crescere. Egualmente, affrontare rapidamente la questione dello snellimento delle procedure, sviluppando alcuni percorsi semplificativi inseriti ad esempio nella legge regionale sul Piano Casa 2, vorrebbe dire accelerare processi amministrativi che possono consentire di rendere operative e quindi economicamente attive opere, progetti e programmi di investimento, attualmente fermi, così da contrastare efficacemente la crisi in atto.”

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