Misure fiscali per l’edilizia

Come rileva il nuovo studio realizzato da Deloitte, Residential Development – The Role of Government in EU Real Estate Markets, su 27 stati membri l’89% ha introdotto questa norma che permette ai proprietari che vogliono vendere la propria abitazione di non dover pagare imposte sull’introito della compravendita, qualora essa avvenga entro certe tempistiche o nei casi di edifici destinati ad abitazione.
La nuova analisi condotta da Deloitte a livello di Eurozona nasce con l’obiettivo di individuare le azioni fiscali intraprese dai governi dei 27 Paesi dell’Unione Europea a supporto dell’edilizia residenziale, uno dei settori più rilevanti per l’economia della regione, anche a fronte delle nuove sfide dettate dalla congiuntura economica di questi ultimi anni.
In generale ogni Governo ha adottato norme fiscali volte a favorire coloro che già possiedono o sono in procinto di acquistare un immobile ad uso di abitazione.

Deloitte ha individuato cinque tipologie di misure prevalentemente utilizzate dagli Stati Europei:
1. Deducibilità degli interessi ipotecari
2. Esenzione d’imposta sul capitale guadagnato dalla vendita dell’abitazione
3. Riduzione o esenzione dall’IVA
4. Fondi di garanzia
5. Riduzione degli oneri fiscali legati agli affitti percepiti.

A queste si aggiungono altri strumenti introdotti da singoli Paesi come le agevolazioni per le ristrutturazioni o i supporti ai nuovi nuclei familiari.
L’indagine evidenzia come 12 Paesi dell’Unione Europea abbiano già adottato almeno quattro delle misure individuate: si tratta in particolare delle più importanti economie con un elevato numero di abitanti come Francia, Germana e Regno Unito ma anche di mercati meno maturi e ammessi solo recentemente nell’Unione Europea, come Repubblica Ceca o Polonia.
L’Italia, in questo scenario, si trova fra gli 11 Paesi che hanno per il momento preso in considerazione al massimo 3 delle misure fiscali individuate.
Tra queste l’esenzione d’imposta sul capitale guadagnato dalla vendita dell’abitazione e fondi di garanzia. Quest’ultimo strumento, introdotto dal governo italiano, prevede la possibilità, in casi di difficoltà finanziarie, di sospendere il pagamento delle rate del mutuo ipotecario per un determinato periodo.
A livello UE, i fondi di garanzia, che possono essere sia pubblici o privati, risultano fra gli strumenti fiscali meno utilizzati, anche se alcuni Paesi, come Polonia, Ungheria, Slovenia e Regno Unito, ne hanno fatto ricorso all’interno dei diversi pacchetti di misure anti-crisi promossi nel 2009.

“Dal report”, commenta Elena Vistarini, Partner Deloitte e responsabile del settore Real Estate “emerge un’attenzione crescente da parte dei governi europei verso il mercato dell’edilizia residenziale”. “Le misure fiscali adottate dai Paesi Europei”, continua Vistarini,“mirano ad una maggiore stabilità del mercato edilizio e, contemporaneamente, forniscono uno stimolo per uno sviluppo futuro”.

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