Italians do it better #2

La mostra, in programma dal 20 maggio al 18 giugno, presenta tre progetti di altrettanti studi italiani che si sono distinti nel mondo per il loro talento.
“I progetti in mostra sono rappresentativi della capacità della nostra architettura di raggiungere i più alti livelli di espressione e ricerca. Carlorattiassociati con The Cloud – Olympic Games 2012 a Londra presenta una spettacolare installazione alta 120 metri, sostenibile e interattiva. Liverani/molteni architetti con Rain-Hail Resort a Phuket presenta un complesso residenziale e commerciale dove l’elemento cardine è l’acqua. Studio Archea con UBPA B3-2 Pavillon per Expo 2010 a Shanghai si distingue per essere riuscito a creare una struttura di estrema semplicità riciclabile al 90%, movimentabile, illuiminata e irradiata senza consumo di energia” spiega Luca Molinari.

I PROGETTI IN MOSTRA
Carlorattiassociati: The Cloud, Olympic Games 2012, Londra
The Cloud consiste in una torre alta 120 metri, su cui è sospesa una fitta serie di bolle in plastica ETFE, sulle quali è possibile creare giochi di luce e far scorrere informazioni in tempo reale, quali meteo, news e risultati degli incontri, ma anche invitare i turisti a passeggiare e osservare il panorama. Si propone anche come un ampio sforzo di raccolta energetica: la gente può scegliere di salire a piedi o in bicicletta e l’energia delle persone è convertita in elettricità e rimessa in circolo grazie agli ascensori, dotati di rottura rigeneratrice, simile a quella presente nelle automobili ibride. Questa, unita all’energia solare raccolta con le cellule fotovoltaiche presenti sia alla base sia all’interno delle sfere, permette di raggiungere la neutralità del carbonio grazie al quale la Nuvola trasforma tutta l’energia usata, rendendola nuovamente disponibile. Il progetto è finanziato da una raccolta fondi che avviene attraverso un sito realizzato appositamente, che serve anche da interfaccia per chi curioso ha voglia di scoprire il progetto e finanziarlo, facendo sì che the Cloud diventi un simbolo di proprietà globale

liverani/molteni architetti: Rain-Hail Resort, Phuket
Situato in un lotto di forma irregolare a 300 metri dal mare nella zona turistica di espansione (Bang-to) sull’isola di Phuket, il complesso comprende un piccolo ristorante, un lounge, uffici, negozio e 3 ville con piscina. La costruzione si articola attorno a 2 corti a U il cui elemento caratterizzante è l’acqua. L’entrata al complesso avviene attraverso un portico aperto che conduce a una prima corte pubblica; attraverso una strettoia si arriva a una zona di distribuzione delle tre ville raccolte attorno a uno spazio comune aperto verso il paesaggio. La volumetria si genera come estrusione di un profilo tipo che richiama la forma tradizionale dei tetti a falda. La geometria dell’impianto, che si adatta all’irregolarità del lotto, e le inclinazioni delle coperture a 45° danno come risultato una forma articolata e espressiva. La realizzazione del complesso prevede l’utilizzo di un sistema costruttivo con struttura metallica che permette una certa flessibilità e rapidità di costruzione

Studio Archea: UBPA (Urban Best Practice Area) B3-2 Pavillon, World Expo 2010, Shanghai
L’edificio è, per richiesta della committenza, un semplice contenitore rettangolare di 78 per 28 metri, completamente libero al suo interno in modo da realizzare uno spazio neutro in grado di accogliere gli allestimenti delle città che partecipano all’evento.
Poiché l’opera rientra nel programma di cooperazione tra L’Expo e il Ministero dell’Ambiente italiano, il progetto ha trasformato l’ipotesi dell’involucro di derivazione industriale in un meccanismo di diffusione della luce naturale; lo spazio risulta così illuminato e irradiato senza necessità di consumo di energia. La copertura è concepita come una struttura a shed, solcata da travi con struttura in acciaio rivestite in modo da costituire una sequenza di superfici riflettenti che diffondono zenitalmente la luce.
La costruzione è pensata per consentire la riconversione e il recupero dell’edificio, progettato per poter essere smontato e rimontato in altro luogo. L’intero manufatto è realizzato con tecnologie a secco che permettono il recupero di oltre il 90% delle componenti utilizzate nella costruzione. Le pareti esterne sono in struttura metallica, rivestite da pannelli in tessuto siliconico che trasformano la scatola edilizia in una superficie morbida e vibratile

GLI STUDI
Lo studio carlorattiassociati – walter nicolino & carlo ratti, nato nel 2002 a Torino, è costituito da due partner e numerosi collaboratori. Legato all’attività di ricerca di Carlo Ratti al Massachusetts Institute of Technology (MIT), lo studio fa dell’incontro fra tecnologia digitale e architettura uno dei suoi principali temi di ricerca. I lavori dello studio sono stati esposti alla Biennale di Venezia nel 2004. Ha ricevuto diversi premi e il suo lavoro è stato publicato su quotidiani e riviste internazionali quali New York Times, Boston Globe, Der Spiegel, Discovery Channel, BBC, Domus e Abitare. Tra i progetti più importanti la progettazione di 1000 case di emergenza in Sri-Lanka, l’ampliamento del Caffè Trussardi alla Scala di Milano, la realizzazione del Digital Water Pavilion per l’Expo di Saragozza nel 2008 e diversi allestimenti d’interni. Nel giugno 2009 lo studio è stato selezionato tra i finalisti del concorso per la nuova torre olimpica simbolo di Londra 2012.

liverani/molteni architetti. Andrea Liverani e Enrico Molteni fondano lo studio liverani/molteni architetti nel 1999 con sede a Milano. Andrea Liverani si laurea al Politecnico di Milano, lavora tra Portogallo e Spagna e consegue un Master presso la UPC di Barcellona. Enrico Molteni si laurea al Politecnico di Milano, lavora in Spagna presso lo studio di Elias Torres / A.J. Martinez Lapeña, consegue il Phd presso la UPC di Barcellona. Partecipano e vincono alcuni importanti concorsi di progettazione in Italia e all’estero, tra cui il Municipio di Seregno, tuttora in costruzione. Tra le opere realizzate, la Casa ST ottiene diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Piranesi 2004 (Slovenia), il Premio Nazionale In/Arch 2005 e il Premio dell’Accademia di San Luca 2006 con la prima mostra personale tenuta a Roma. Sono stati selezionati in diverse occasioni a rappresentare la nuova architettura italiana, tra cui l’invito alla Cornell University, la mostra Wonderland, la X Biennale di Architettura di Venezia del 2006 nel Padiglione Italiano.

Studio Archea. Laura Andreini, Marco Casamonti, Giovanni Polazzi fondano nel 1988 lo Studio Archea a cui si associa dal 1999 Silvia Fabi. Gli interessi e le attività di ricerca dello studio muovono dal paesaggio alla città, dall’edificio al design e pur essendo prioritariamente incentrate sull’architettura, i progetti spaziano dalla grafica all’editoria o alla creazione di eventi nell’ambito del dibattito disciplinare contemporaneo. Lo Studio Archea ha partecipato a molti fra i più importanti concorsi e consultazioni nazionali e internazionali di architettura ottenendo numerosi riconoscimenti e premi.
Lo studio partecipa nel 2002 all’evento extranext “Lonely living” nell’ambito dell’VIII Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia e, sempre per la Biennale, nel 2003 è invitato a realizzare l’ingresso relativo alla 50a edizione delle arti figurative con l’opera itinerante “The Cord” progettata da Archea con C+S Associati. Attualmente sono in costruzione una grande piazza con servizi a Merate in provincia di Lecco, un centro socio-educativo a Seregno, un centro residenziale e commerciale a Tavarnuzze in provincia di Firenze, la nuova Cantina Antinori in località Bargino a San Casciano Val di Pesa, Firenze, il nuovo stabilimento e gli uffici della Perfetti Van Melle di Lainate, Milano, la Torre delle Arti di Milano, il Nuovo centro residenziale e commerciale Borgo Arnolfo.

SPAZIOFMGPERL’ARCHITETTURA
dal 20 maggio al 18 giugno 2010
via Bergognone 27, Milano
www.spaziofmg.com

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

FIERE, MOSTRE, CONVEGNI, PREMI

Le ultime notizie sull’argomento