Industria al massimo dal 2006

Nel confronto tendenziale relativo al periodo gennaio-marzo, l’indice e’ aumentato del 2,8 per cento.
Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie registrano variazioni congiunturali positive per l’energia (piu’ 0,7 per cento), per i beni intermedi (piu’ 0,3 per cento) e per i beni strumentali (piu’ 0,1).
L’unica variazione negativa (meno 1,5) si registra per i beni di consumo (meno 1,8 per cento per i beni durevoli, meno 1,5 per cento per i beni non durevoli).
L’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, nel confronto con marzo 2009, aumenti in tutti i raggruppamenti principali di industrie: più 10,7 per cento per i beni intermedi, più 5 per i beni di consumo totale (piu’ 6 i beni non durevoli, piu’ 0,6 i beni durevoli), piu’ 4,1 per cento per l’energia e piu’ 2,8 per i beni strumentali.
Nel confronto tra il primo trimestre 2010 e lo stesso periodo dell’anno precedente, si e’ registrato un incremento del 6 per i beni intermedi, del 2,8 per i beni di consumo (più 3,5 per cento i beni non durevoli, meno 1 per cento i beni durevoli) e dell’1,4 per cento per l’energia. Per i beni strumentali, la variazione è risultata nulla.
A marzo l’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, gli incrementi più marcati nei settori dei computer e prodotti di elettronica e ottica (piu’ 16,8), della metallurgia e prodotti in metallo (piu’ 16,6), delle apparecchiature elettriche e non elettriche (piu’ 14,4) e delle industrie tessili e abbigliamento (piu’ 11,8). In diminuzione sono risultati invece i settori relativi all’attivita’ estrattiva (meno 9,1 per cento), ai mezzi di trasporto (meno 3,2), all’industria del legno, carta e stampa (meno 1,9) e alla fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (meno 1,2). Nel confronto tra il primo trimestre del 2010 e il corrispondente periodo del 2009, gli aumenti maggiori hanno interessato i settori dei prodotti chimici (piu’ 14,5 per cento), dei computer e prodotti di elettronica e ottica (piu’ 12,1) e delle apparecchiature elettriche e non elettriche (piu’ 7,9). Variazioni negative hanno riguardato: l’attivita’ estrattiva (meno 6,9 per cento), l’industria del legno, carta e stampa (meno 2,3) e i macchinari e attrezzature n.c.a

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